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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Verona, il Comune apre le iscrizioni agli asili. Il Pd attacca: "A pagare resta sempre la scuola"

Dal 14 al 28 febbraio sarà possibile prenotarsi, anche online. Non cala la polemica sul personale. Secondo Bertucco "la riforma Toffali colpirebbe le maestre e non i dirigenti". Ecco i dati

Il Comune di Verona apre alle scuole dell'infanzia. Saranno aperte dal 14 al 28 febbraio le iscrizioni agli istituti comunali per l’anno scolastico 2014/2015. Le iscrizioni si potranno effettuare online, collegandosi al sito del Comune di Verona o recandosi personalmente agli uffici del Coordinamento Servizi educativi, in via Bertoni 4, aperti lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, martedì e giovedì dalle 9 alle 16. A partire dal 3 febbraio sarà possibile fissare un appuntamento telefonando al numero 045 8079611 in funzione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Alle famiglie dei bambini nati nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2011 e il 30 aprile 2012, l’Assessorato all’Istruzione ha inviato una comunicazione relativa alle modalità per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia comunali.

ASILI NELLA POLEMICA - Proprio le scuole dell'infanzia sono al centro di una polemica che dura da giorni, a Verona. Le maestre hanno vinto il ricorso del giudice del Lavoro che rigetta il contratto degli enti locali proposto dal Comune. Il sindaco Tosi, in merito, si era già espresso e ora tocca al Pd cittadino esprimersi. E lo fa, per voce del capogruppo in Consiglio comunale, Michele Bertucco, con dati alla mano. "Malgrado  - spiega in una nota - le promesse dei mesi scorsi dell'assessore al Personale, Enrico Toffali, a pagare il prezzo della riorganizzazione degli uffici comunali non sono le alte cariche dirigenziali in eccedenza ma, ancora una volta, il comparto delle scuole dell'infanzia e degli asili nido comunali che questa amministrazione spinge in direzione di una sempre più marcata privatizzazione malgrado i benefici di questo genere di manovre sul bilancio generale siano ancora tutti da dimostrare. Ad evidenziarlo è la delibera del 20 dicembre scorso con cui la giunta ha ridefinito le piante organiche dei vari settori".

Bertucco spiega che "la dotazione di personale comunale scende da 2.598 unità a 2.436 con una riduzione di spesa prevista di circa 3,7 milioni (da 59,9 milioni a 56,2 milioni). A pagare è soprattutto il personale della Scuola che a questi “risparmi” concorre per ben 1,7 milioni di euro, pari al 46% del totale. I dirigenti invece scendono soltanto di 3 unità da 55 a 53, un livello ancora molto lontano dai numeri dei Comuni più virtuosi, facendo risparmiare soltanto 125mila euro. Pare, inoltre, che nuovi incarichi dirigenziali siano all'ordine del giorno con la programmazione 2014, di cui si attende a giorni la pubblicazione della delibera".

E secondo l'esponente del Pd, la scure si abbatte invece decisa sul personale degli asili nido: "Le coordinatrici di asilo nido passano da 19 a 17, con un risparmio di spesa per il personale di 50 mila euro. Sempre per i nidi, le educatrici a tempo pieno passano da 269 a 245 con un “risparmio” di 557 mila euro. Quelle a tempo parziale passano da 76 a 46 con una minore spesa di 348 mila euro. Si tratta di risparmi del tutto fittizi perché, grazie alle convenzioni con le strutture private, questi soldi verranno soltanto spostati dalle spese per il personale ad altri capitoli di spesa. Per le scuole dell'infanzia le insegnanti in pianta organica passano invece da 247 a 225 con un risparmio di ben 755 mila euro. Non a caso l'amministrazione Tosi ha appena annunciato una riduzione di 200 posti bimbo, cercando di addossare la colpa alle insegnanti. Su questi numeri il Pd chiede venga svolto un serio confronto in commissione consiliare perché la tendenza in atto rischia di affossare la qualità delle scuole comunali".

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