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Cronaca Peschiera del Garda / Via Tangenziale

Verona, con una cesoia tentò di uccidere l'ex moglie e il nuovo compagno. Resterà in carcere 10 anni

Condannato il giardiniere albanese di 40 anni. Il 17 maggio 2014 aveva atteso che la coppia uscisse da un bar di Peschiera e li aveva aggrediti brutalmente. Nessuna attenuante concessa: prima del tentato omicidio aveva minacciato di morte la 35enne

A maggio dell’anno scorso aveva aggredito l’ex moglie e il suo nuovo compagno con una cesoia da 25 centimetri e un gancio di ferro usato come spranga. La “colpa” della donna era infatti quella di aver cercato altri dopo la conclusione del matrimonio con il marito. Almeno questo ciò che avrebbe pensato Ferdinand Gjeloshi, giardiniere albanese 40enne, rabbioso contro quello che considerava un “tradimento”. Così aveva aspettato di incrociarla al bar con il nuovo compagno, Michele Melisse, pizzaiolo di 40 anni. Poi li ha affrontati entrambi. Ha usato una cesoia, suo attrezzo di lavoro e persino un gancio traino. Ancora una donna vittima, dunque, dei sentimenti più torbidi dell’uomo con cui stava. Suela Malica, cameriera da hotel di 35 anni, aveva dovuto soccombere alla furia dell’ex marito fuori dal bar “Extrò”, in via Tangenziale a Peschiera del Garda. Un’aggressione avvenuta sabato mattina, poco prima che la donna prendesse servizio nell’albergo “Dolci colli” dove lavora.

Per quella aggressione, formalizzata in tentato omicidio premeditato, il giardiniere è stato condannato a 10 anni e 8 mesi dal giudice per le udienze preliminari di Verona, Guido Taramelli al termine del processo tenutosi con rito abbreviato. L’uomo dovrà anche risarcire le sue vittime: 10mila euro a lei e 15mila a lui. Il giudice non ha concesso alcuna attenuante perché anche a distanza di 10 mesi, il 40enne non si è masi scusato e soprattutto perché non era la prima volta che usava modi violenti contro la coppia. Erano infatti arrivate minacce di morte tramite sms. L’aggressione risale al 17 maggio 2014 quando, alle 8e30 di sabato, aveva atteso che i due uscissero dal bar dove stavano facendo colazione. Con le cesoie ha colpito e ferito l’ex moglie, poi ha sferrato un colpo al pizzaiolo che stava tentando di difendere la ragazza e che a seguito di quella violenza è stato sottoposto a un’operazione alla milza. Due testimoni della vicenda erano riusciti coraggiosamente a bloccare l’uomo per evitare una tragedia ma lui era riuscito a divincolarsi e con un coltello che teneva in tasca aveva colpito a una gamba la donna che aveva tentato di ripararsi dentro l’auto. La furia dell’uomo si è calmata solo all’arrivo dei carabinieri. Ammanettato e portato in caserma e poi in carcere. Dove passerà i prossimi 10 anni.

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