Verona, negozio di cibo etnico come copertura per lo spaccio di oppio
Carabinieri di San Giovanni Ilarione in trasferta a Lonigo per il sequestro di 4,2 chili di bulbi di papavero. In manette finisce il titolare pakistano. Si tratta dell'ennesima operazione antidroga nella val d'Alpone
I controlli si sono intensificati a tal punto che nel corso di una solo perquisizioni sono emersi oltre quattro chili di bulbi di papaveri da oppio. L'operazione fa seguito a quella di un anno fa, nel luglio 2012, quando erano stati sequestrati ben 42 chili della stessa tipologia. A finire nei guai erano stati alcuni stranieri delle comunità indo-pakistane della vallata d'Alpone in Val di Chiampo.
Non ha fatto eccezione l'operazione coordinata dal Comando dei carabinieri di San Bonifacio. L'ultima perquisizione è avvenuta nel pomeriggio di sabato 28 settembre, ad opera dei colleghi di San Giovanni Ilarione che, in trasferta nel territorio vicentino, hanno effettuato il controllo in un negozio di generi alimentari asiatici a Lonigo. Lì, dopo una sommaria ispezione e una volta accertata la presenza del sospetto, Singh Garcha Amritpal, il controllo è stato esteso, con non poca fatica, al domicilio del migrante. L’incongruenza di alcuni dati anagrafici sulle autorizzazioni del locale e l’attuale residenza in un comune del Trevigiano avevano insospettito i militari, portandoli a ritenere che lo straniero potesse nascondere della droga. Le indagini erano infatti partite da una "soffiata" che aveva confessato un deposito in un'abitazione di comodo vicina al negozio, anche per poter spacciare ai "clienti" del negozio.
SPACCIO DI CAPSULE D'OPPIO, IN MANETTE INTERA FAMIGLIA
Dopo i controlli negli appartamenti circostanti, i militari sono riusciti ad accedere all'appartamento del sospettato, risultato poi essere il vero covo-nascondiglio della droga. In un armadio sono stati infatti rinvenuti due scatoloni pieni di sacchetti di capsule di papavero da oppio e, in una valigia pronta per l'eventuale fuga, altri sacchetti con la stessa sostanza, per un totale di 4,2 chili. Subito dopo sono scattate le manette e Amritpal è finito in carcere a Montorio. A seguito della convalida dell’arresto è stata confermata la custodia cautelare, in attesa dell’esito delle analisi di laboratorio sulla sostanza sequestrata.
