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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, c'è il via libera del Comune. Nasce la nuova Equitalia locale

Il Consiglio di Palazzo Barbieri approva il progetto con 21 voti a favore. So.lo.ri. (Società locale di riscossione) sarà operativa dal primo gennaio 2014 per rastrellare il denaro di multe e tasse

Cambia il nome ma le principali mansioni restano le stesse. Via "Equitalia", entra "Solori", Società locale di riscossione. Il Consiglio comunale, con 21 voti a favore (Civica per Verona, Lega Nord e Pdl), 3 astenuti (Movimento 5 stelle) e 1 contrario (Sel), ha approvato la costituzione della nuova società delle entrate comunali, che dal primo gennaio 2014 diventerà operativa. L’organismo avrà come socio unico il Comune di Verona. Alla società sarà affidata la riscossione coattiva dei tributi comunali, delle sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada, nonché delle sanzioni amministrative e delle entrate patrimoniali ed assimilate.

La seduta a Palazzo Barbieri è stata tutt'altro che tranquilla. Per il capogruppo del Movimento 5 stelle Gianni Benciolini “Il piano economico finanziario di questa proposta non regge e ci preoccupa, non vorremmo che il servizio di riscossione gravasse sul socio unico, ossia il Comune, e mancasse di sostenibilità finanziaria. Chiediamo comunque che tutti gli utili vengano destinati all’aiuto dei cittadini e delle imprese di Verona che non riescono a pagare le imposte”. “Ci sono città che hanno scelto un’azienda municipalizzata per il sistema di riscossione– ha detto il consigliere del Pd Orietta Salemi – e i dati fanno emergere degli standard di eccellenza. Se il vecchio sistema era ritenuto critico o vessatorio per i cittadini, dubitiamo che questa nuova società possa essere così diversa, flessibile e attenta. Vorremmo delle garanzie sui vantaggi che questa operazione può comportare”. Per il capogruppo della Civica per Verona Massimo Piubello “tra le scelte che si potevano fare, sicuramente questa è la più attuabile. L’obiettivo deve essere quello di andare a stanare chi ha la possibilità di pagare i tributi ma cerca di fare il furbetto e allo stesso tempo di sostenere le aziende piuttosto che i cittadini veronesi che si trovano in difficoltà, intenti attuabili data la territorialità della società che si verrà a creare”.

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“La discussione di queste settimane – ha affermato il capogruppo di Sel Mauro De Robertis - ha messo in luce la fumosità del piano finanziario, dal quale emerge che alla fine si pagherà di più, e della gestione, che prevede la mobilità del personale comunale, senza pensare ai dipendenti di Equitalia. Tutti questi aspetti ci portano a dire che forse sarebbe meglio gestire internamente un’operazione così, senza creare nuove società”. Per il consigliere del Pd Damiano Fermo “l’obiettivo di un Comune deve essere sempre quello di aiutare i cittadini, invece questa operazione prevede un aumento di sanzioni a carico dei veronesi. Chiediamo quanto meno di abbassare il più possibile la quota di capitale da investire per realizzare questa nuova società e che vengano cambiati i parametri per cui il Consiglio di amministrazione peserà del 30 per cento sul totale dei costi del personale”. Per il consigliere del Pd Fabio Segattini “ogni cambiamento deve essere fatto a favore del cittadino, mentre questa scelta rischia dal punto di vista economico di non stare in piedi e quindi di creare confusione. In questa fase, dato l’emendamento presentato dalla maggioranza che stravolge lo Statuto della nuova società, credo sia necessario che questo documento torni in commissione. È giusto che ci sia il tempo per analizzare le modifiche apportate e comprendere come cambia la delibera”.

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