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Cronaca Borgo Trento / Viale Caduti del Lavoro

Verona, in un anno almeno 250 denunce di bullismo. In crescita quello sul web

Un quinto sulla cifra totale deriva da casi in cui siano stati commessi dei reati. Altri 11 dal cyberbullismo, una quarantina per "altre tipologie", 28 in casi di violenza e abusi e 20 di cosiddetto "bullismo tradizionale"

Sono almeno 250 le segnalazioni di bullismo nel 2013. E non è ancora finito l'anno. L'ultimo, feroce, caso avvenuto a Verona ha riguardato una ragazzina di 14 anni che aveva rimproverato i compagni di bus per il troppo caos che stavano combinando. Il branco, formato da 5 ragazze e un ragazzo, l'ha così presa di mira. E non si sono limitati a prenderla in giro: sono volati sciaffi, calci, graffi sul viso e tirate di capelli. L'episodio andrà a rimpinguare il dato sul "bullismo" tra adolescenti veronesi. I vari episodi sono stati segnalati alle Forze dell'ordine (carabinieri e polizia, in primis), alle Ulss e a specialisti psicoterapeuti.

Un quinto sulla cifra totale, quindi 50, deriva da casi in cui siano stati commessi dei reati, come nel caso dello scuolabus. Altri 11 derivano dal cyberbullismo, una quarantina per "altre tipologie", 28 in casi di violenza e abusi e 20 di cosiddetto "bullismo tradizionale". Il dato nel dato prevede che in almeno una quindicina di segnalazioni sia rimasta coinvolta l'intera classe, mentre a seguito delle persecuzioni 86 ragazzi hanno lasciato la scuola. I meno inclini a "protestare" e confessare sono proprio le vittime: le denunce sono arrivate in minima parte (21) dai minorenni, altre 61 dai docenti, 98 da genitori e da 34 presidi. Il Punto di ascolto allestito da Provincia e Ulss ha incontrato 6200 studenti e 2800 genitori, arrivando a risolvere 86 faccende legate al cyberbullismo e 41 di bullismo tradizionale.
 
In forte crescita è il dato sul cyberbullismo, indicando con questo termine tutti gli atti di bullismo e di molestia che arrivano tramite mezzi elettronici come l'e-mail, la chat, i blog, i telefoni cellulari, o i siti web. Data la rilevanza del problema, è stato avviato un monitoraggio attraverso la collaborazione con il personale della polizia postale. La sede del Punto di ascolto è all´Ufficio scolastico territoriale, in via dei Caduti del Lavoro 4. Contatti possibili anche attraverso la posta elettronica all'indirizzo puntoascolto@istruzioneverona.it . L'iniziativa è presente anche su Facebook.

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