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Cronaca casello autostradale A4

Verona, la Brescia-Padova "privatizzata" mette in allarme i sindacati di polizia: a rischio la sicurezza

Introiti per un milione di euro al giorno non sarebbero sufficienti ad evitare una "cura dimagrante" per il personale. Il Silp-Cgil: "La paura è che vengano tagliati servizi al cittadino sulla A4"

Nei primi mesi del 2013 la società autostrade Brescia-Padova, ente concessionaria dell’autostrada A4 per quel tratto è stata protagonista di un cambio di rotta quando il capitale privato ha superato quello pubblico, “privatizzando” di fatto la società e modificando quelli che erano gli assetti e le strategie. Il nuovo gruppo avrebbe poi deciso tra le strategie di governance di adottare una pesante “cura dimagrante” nonostante un introito di circa un milione di euro al giorno. Questo lifting economico è stato avviato dopo uno studio specializzato basato sulla semplificazione che ha portato come primo effetto tangibile il sempre più massiccio ricorso all’automazione delle stazioni di pedaggio. Le preoccupazioni emergono circa il personale che tutti i giorni lavora su strada. "In questo contesto di legittima e condivisibile lotta allo spreco - spiega il Silp di Verona, sindacato dei lavoratori di polizia per la Cgil - ci auguriamo che non si ragioni solo con i freddi numeri dell’economia ma si mantengano salvi quei settori che fanno dell’autostrada A4 un’autostrada sicura poiché, anche se l’amministratore delegato ha confermato di non voler ridurre il personale, la paura è quella che alla fine vengano tagliati i servizi al cittadino. Quale organizzazione sindacale rappresentativa delle poliziotte e dei poliziotti infatti non possiamo che avere forti riserve sui tagli agli equipaggi del servizio Viabilità e Helpy".

Continua il Silp in una nota: "Infatti il personale “ausiliario” effettua compiti molto delicati: segnalano gli incidenti stradali, rimuovono tempestivamente ostacoli in carreggiata, collaborano ai servizi di safety car, segnalano la presenza di operatori della stradale sul campo del sinistro in modo da aumentare, per quel che è possibile, la sicurezza degli poliziotti e spesso giungono sul luogo di un incidente per primi, riuscendo ad effettuare un primo intervento. Non si riuscirebbe più a garantire come si è fatto finora la sicurezza dei poliziotti e degli utenti della strada arrivando addirittura a limitare la circolazione stradale dilatando i tempi di intervento su strada".

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