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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Zeno / Via Massimo D'Azeglio

Verona, bimbo di 6 anni morto, genitori straziati: "Non ce l'hanno più fatto vedere". Autopsia attesa

A breve l'esame sul corpicino del piccolo Jacopo, deceduto per un presunto arresto cardiaco durante una festa, in una pizzeria di Valeggio sul Mincio, sabato sera. Il papà Simone: "Fate presto, per l'altra nostra figlia"

Non sono più riusciti a vederlo. Jacopo è nelle mani della “giustizia”. Più precisamente nelle mani del medico legale che dovrà accertare le reali cause di morte del piccolo di sei anni, accasciatosi al pavimento sabato sera in una pizzeria di Valeggio sul Mincio. I genitori sono straziati dal dolore e tutto ciò che chiedono è che si faccia chiarezza. Desiderano sapere al più presto il risultato dell’autopsia, disposta dall’ospedale, non dalla magistratura come si poteva ipotizzare inizialmente. In ballo non ci sarebbe alcuna indagine, per ora. A parlare è il papà di Jacopo, Simone Tosato, sulle pagine dell’Arena

“Questione di autorizzazioni, documenti, non sono riuscito a capire bene quale fosse l'ostacolo per poter vedere Jacopo. La sola cosa positiva è che mi è stato confermato che l'autopsia verrà eseguita tra oggi e domani. Perciò entro sabato potremo riavere il corpicino di Jacopo e prepararlo per i funerali” … “I medici lo avevano visitato tre mesi fa e avevano detto che era tutto a posto. Invece adesso Jacopo è morto e non si capisce ancora il perchè”

Negli ultimi giorni papà Simone si sarebbe recato più volte in tribunale e nelle celle mortuarie dell’ospedale di Borgo Roma. Voleva vedere anche solo per pochi secondi il suo bambino. E’ giunta anche la richiesta di “fare presto” perché se effettivamente la causa è relativa ad un problema cardiocircolatorio congenito non c’è un attimo da perdere: Gaia, la sorellina di Jacopo di due anni e mezzo, anche lei presente in pizzeria in quelle ore terribili, dovrà essere sottoposta ad esami degli specialisti per scongiurare complicazioni simili. Continua Simone, sulle pagine del quotidiano locale

“Se c'è un problema ereditario, forse potremo fare in modo che non accada un altro dramma. Se l'esame autoptico confermerà quella che per ora è solo un'ipotesi, si potrà sottoporre mia figlia a tutti gli accertamenti medici necessari per prevenire una situazione come quella che è costata la vita a Jacopo. È l'unica consolazione in questa tragedia”

IL DRAMMA - Quella serata di festa alla pizzeria “Al bacino”, sabato scorso, si è trasformata in dramma. Al seminterrato suonava una band. Una pausa tra le portate di cibo aveva permesso al compagno di mamma Francesca di accompagnare il piccolo Jacopo a vedere il batterista. Dopo un assolo di batteria, dedicato a lui, adulto e bambino avevano fatto ritorno alla sala pranzo. Salite le scale, però, Jacopo è collassato a terra. Dopodichè l’allarme al 118 e c’è stata solo l’apprensione e il dolore: si è cercato di rianimare il bimbo per 55 minuti, purtroppo vani. Sarà dunque l’autopsia a poter chiarire definitivamente l’origine di una tragedia famigliare che ha coinvolto l’intero quartiere, quello di San Zeno, zona San Bernardino, a Verona.

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