La presidente della prima circoscrizione di Verona, Daniela Drudi, aveva chiesto di far rispettare di nuovo le regole ai cosiddetti bar fracassoni, sostenendo che i residenti del centro città sono esasperati. Ma i gestori dei locali non ci stanno e replicano alle lamentele che anche in questa estate 2015 non sono mancate.

Come si legge sul quotidiano L'Arena, i bar del centro sono stanchi di essere etichettati come "fracassoni" e chiedono una presa di posizione da parte dell'amministrazione. L'Arena ha raccolto i commenti di alcuni ristoratori, come Pietro Villardi del Mazzanti in piazza Erbe: "Per il quieto vivere noi rispettiamo le regole, anche se sono un po' restrittive: ogni sera a mezzanotte spegniamo la musica e talvolta è davvero difficile, perché abbiamo il locale pieno di gente e così facendo si fa morire la serata nel momento più vivo. Noi non possiamo chiedere ai clienti di andarsene, ma ad esempio se i residenti chiudessero le finestre, i fastidi sarebbero limitati. Chiudere anticipatamente il locale implicherebbe una serie di reazioni a catena: dovremmo rivedere i contratti dei dipendenti, che lavorerebbero meno, così come i canoni d'affitto, che non riusciremmo più a sostenere".

Non tanto diverso il parere, lasciato a L'Arena, del titolare dell'Osteria La Carega, Giuseppe Pugliese: "Da noi quest'anno la situazione è stata tranquillissima: non è possibile che i residenti continuino a lamentarsi. Il centro storico è da sempre l'anima della città: se si vuole farlo morire, allora basta continuare nella direzione intrapresa. L'amministrazione però deve prendere posizione e decidere se stare dalla parte dei residenti, tenendo i locali vuoti, oppure di un centro più vivo, e quindi chiedere ai veronesi di portare pazienza nei tre mesi estivi".