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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Sona / Via Roma

Verona, si attendono i soldi per far partire la Tav ma Sona sbarra la strada: "Di qui non passerà"

Nelle scorse settimane sono giunti i tecnici del consorzio "Cepavdue" dell'Eni per l'Alta velocità, per le verifiche tecniche del tracciato. Il sindaco Mazzi: "Con i Comuni contrari faremo fronte comune e chiederemo di poter decidere"

Alla Tav il Comune di Sona dice un chiaro "No". Questo mentre si avvicina il Consiglio dei ministri che il 29 agosto dovrà approvare il decreto "Sblocca Italia" per risolvere il nodo dei finanziamenti necessari a mettere in piedi l'Alta velocità Brescia-Padova (passando per Verona). Una delle grandi opere che il premier Matteo Renzi aveva promesso agli industriali veneti (che l'attendono da anni) ma su cui comunque non ci sono abbastanza soldi. Lo Stato avrebbe sbloccato 31,6 miliardi di euro ma ne servono 44,8.

Nelle scorse settimane sono giunti nel Comune di Sona i tecnici del consorzio "Cepavdue" dell'Eni per l'alta velocità, i quali hanno avvisato che sarebbero iniziate le verifiche tecniche del tracciato nel tratto comunale. Quasi contestualmente molti cittadini avrebbero ricevuto la visita degli stessi tecnici che valutavano le diverse situazioni del tracciato all'interno delle loro proprietà private. "E' un segnale evidente che il progetto, ora fermo a Brescia, sta avanzando verso Sona - spiega il sindaco Gianluigi Mazzi in una nota diffusa dal Comune -. I lavori comporteranno una serie di opere, viadotti, sottopassi, gallerie e una cantieristica che interesserà negativamente il territorio per diversi anni. Siamo assolutamente contrari a questo tracciato ferroviario. Senza entrare nel merito dell'utilità o meno di una linea ferroviaria così costosa, le tratte precedenti parlano di diverse decine di milioni di euro a chilometro, troviamo poco sensato che si debba progettare un opera di queste dimensioni in una zona di questo valore ambientale e così densamente abitata".

IL TRACCIATO - Nel territorio comunale la linea Tav entrerà nei pressi di San Giorgio in affiancamento all'autostrada Milano-Venezia, per poi proseguire in prossimità dell'abitato interamente in galleria e, una volta tornata in superficie, dirigersi in affiancamento alla linea ferroviaria storica, passando di fianco all'Ancap e, rimanendo a sud rispetto alla ferrovia attuale, costeggiare tutto l'abitato di Lugagnano. In corrispondenza della località Rampa vi sarà una biforcazione, con una linea che andrà verso il centro di Verona, l'altra che si dirigerà verso il Quadrante Europa.

Con tutti i Comuni interessati da questo tracciato, da Brescia a Verona, spiega Mazzi "abbiamo istituzionalizzato un tavolo di discussione che ha già prodotto un documento inviato al Ministero per le Infrastrutture, a quello per l'Ambiente e a quello per i Beni culturali, dove richiediamo, come enti sul territorio, di poter intervenire nel processo decisionale, chiedendo una nuova elaborazione della Valutazione di impatto ambientale (Via), in quanto quella attuale risale ancora al 2003".

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