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Verona, rigida assegnazione dei codici bianchi al Pronto Soccorso: ci sono medici favorevoli

Continua a far discutere il nuovo metodo di assegnazione del codice colore dei pazienti in dimissione dal Pronto Soccorso. Alcuni medici si sentono limitati dal software, altri invece ne sono soddisfatti

Alcuni medici dei Pronto Soccorso veronesi si dicono rammaricati per l'introduzione del software che obbliga loro a una rigida assegnazione dei codici colore ai pazienti al momento della dimissione. Come è ormai noto, con il nuovo criterio, tutti i codici verdi assegnati dal triage diventano bianchi in fase di dimissione, a meno che non rientrino in 10 fattispecie.

Tuttavia, ci sono dei medici favorevoli all'introduzione di questi criteri rigidi che non lasciano discrezionalità. Uno di questi è Maurizio Chiesa, primario al Pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio di Padova e segretario regionale della Simeu, Società italiana di medicina di emergenza e urgenza, che su L'Arena dichiara: "Noi primari abbiamo sempre mal digerito la normativa che affidava in capo al medico la responsabilità della scelta del codice di priorità. Questo perchè faceva prevalere la parte soggettiva, creando disomogeneità nell'applicazione del ticket negli ospedali veneti, con situazioni al limite del paradosso. Serviva chiarezza ed è arrivata la delibera del 2014, sovrapponibile a quella del 2011, che ha dato a noi medici lo strumento cui attenerci alla lettera, senza interpretazioni personali. Così finalmente la situazione è uguale in tutti i Pronto soccorso del Veneto".

Di tutt'altro avviso Lorenzo Adami, segretario provinciale della Fimmg veronese, il sindacato dei medici di medicina generale: "L'ospedale non può smentire se stesso e dare valenza economica al codice di dimissione. Qual è il compito del Pronto soccorso? Fare solo triage o togliere o quanto meno ridurre la condizione morbosa del paziente? Se l'infermiere addestrato a fare il triage, ossia a valutare il quadro clinico del paziente, ritiene che la mia condizione sia da codice verde, perché dopo mi fanno diventare codice bianco? Perchè se non mi considerano sufficientemente grave non mi classificano subito come codice bianco, assumendosene la responsabilità? È una grave scorrettezza, un artificio; un patto, un accordo di fiducia che salta. Compito dell'ospedale è evitare il ricovero e farmi tornare a casa possibilmente sulle mie gambe. La contraddizione sta tutta qui. Questo metodo si presta a cattive interpretazioni".

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