Verona, assalto all'ufficio postale imparruccati: coppia di furfanti svuota la cassa. Quarta rapina

Un déjà vu. Una sensazione di "già visto" dev'essere balenata nella mente dei carabinieri di Peschiera quando sono stati chiamati per una rapina nell'ufficio postale poco distante da Bardolino. A Bussolengo, pochi giorni prima, un assalto armato alla Banca Popolare aveva fruttato ad una coppia di malviventi almeno 10mila euro. E lunedì, alle 12 circa, è stata la volta dell'ufficio postale di Cisano di via Marzan. Ancora in pieno giorno, un'altra coppia presumibilmente armata e mascherati con parrucche e passamontagna. Praticamente un colpo uguale a quello della Popolare: sono entrati e soltanto attraverso i loro modi minacciosi sono riusciti a mettere a segno la rapina.

Uno di loro a fare da "palo", l'altro che minaccia conseguenze qualora non fosse stato "accontentato". All'interno del piccolo ufficio di Cisano c'era solo la direttrice, a quell'ora. Si è vista il furfante faccia-a-faccia dopo che lui aveva scavalcato il bancone. Raggiunta la cassa ha agguantato i pochi soldi presenti, circa 500 euro ed è fuggito con il complice. L'indicazione fornita ai carabinieri di Peschiera, che seguono il caso assieme agli uomini della Scientifica, è che siano saliti a bordo di una berlina scura: uno di loro indossava una parrucca nera e nella cintola sembra che tenesse una pistola. Entrambi sarebbero stati italiani e forse veronesi. Oltre alla banca a Bussolengo, altre due rapine sono state commesse la scorsa settimana: all'ufficio postale di Salizzole e alla tabaccheria di Trevenzuolo. Quella di Cisano porta a quattro il conto, in pochi giorni.