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Cronaca Borgo Milano / Corso Milano

Verona, arrivano i rinforzi su corso Milano: pattuglie in presidio costante per punire gli indisciplinati

Comune e polizia municipale di Verona stringono per la sicurezza ai pedoni: chi non rispetta le precedenze e non lascia attraversare non la passerà liscia. Multe fino a 651 euro e via 8 punti della patente

Bilanci di fine anno ormai dimenticati, la polizia municipale di Verona si appresta a garantire più sicurezza sulle strade veronesi. A partire da quella strada in cui, ogni altro giorno, si verificano incidenti, tamponamenti e nei casi più gravi investimenti di pedoni. Corso Milano da tempo è "sorvegliata speciale" dal Comune. Per questo la Giunta, su proposta del sindaco Flavio Tosi, ha deciso di far proseguire nei prossimi mesi, in modo continuativo, i controlli degli agenti, per garantire la sicurezza degli attraversamenti pedonali e sanzionare automobilisti e motociclisti che non danno la precedenza a pedoni e ciclisti.

Al di là degli interventi specifici di questi giorni - ha detto Tosi – i controlli proseguiranno almeno una volta al mese e saranno effettuati in giornate non prestabilite, in modo che automobilisti e motociclisti si abituino a rispettare i limiti e le precedenze. Si tratta purtroppo di maleducazione al volante, per la quale le uniche soluzioni sono sanzioni pesanti e decurtazione dei punti dalla patente. Corso Milano, come altre vie, è una strada scorrevole e sicura, per la cui riqualificazione sono stati spesi milioni di soldi della comunità, e adesso che è ordinata e funziona non possono essere tollerati i comportamenti indisciplinati di chi guida. Insieme al comandante della polizia municipale, Luigi Altamura, monitoreremo anche altre zone della città per intervenire e adottare gli stessi controlli dove si verificassero fenomeni simili ripetuti nel tempo”. In presidio ci saranno almeno sei vigili a turno, in tutto tre pattuglie da mattina a sera.

Ultimo episodio che ha spinto a stringere sulla sicurezza è stato l'investimento di una signora di 72 anni, urtata mentre passava sulle strisce all'altezza del negozio di scarpe "Pittarosso". Come sempre gli agenti utilizzeranno telelaser per il controllo velocità e blocchetto per segnare le targhe degli indisciplinati. Le multe arriveranno poi a casa. Dal primo gennaio si rischia anche di più: il minimo per chi non rispetta la precedenza ai pedoni è di 163 euro di multa che si alza fino a 651 euro più la decurtazione di (eventuali) otto punti dalla patente.

Il Codice della strada parla chiaro: "Quando il traffico non è regolato da agenti o da  semafori,  i conducenti devono fermarsi quando i pedoni   transitano sugli attraversamenti pedonali. Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all'occorrenza fermandosi, ai pedoni che si  accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali". In pratica viene punita anche la "tentata" violazione.

GIA' 53 MULTE - Alla prima giornata di “pattugliamenti” serrati il bilancio conta 53 multe, arrivate tramite velox, telelaser e “Targa system”. Tra queste ci sono 5 auto che avevano la revisione scaduta e un conducente sprovvisto di documenti personali. Anche con i rinforzi di agenti, comunque, qualche problema c’è stato. Come quello passato da una signora di 69 anni con problemi alla vista che ha rischiato di essere travolta assieme al suo accompagnatore 72enne. Attraversata metà carreggiata sono stato schivati d’un soffio da un’auto che andava verso il centro città. Mica s’è fermata quando ha visto i pedoni. Ha tirato dritto. Questo nel primo pomeriggio. Alla sera, verso le 20e30, un cittadino rumeno ha chiamato la Municipale perché era stato colpito da un’auto pirata. Le indagini sono già partite.

LE REAZIONI - "Se la costante attenzione dedicata in questi anni dalla polizia municipale e dai media a corso Milano non è riuscita a scongiurare che gli investimenti di pedoni raddoppiassero tra 2013 e il 2014, significa che alla base ci deve essere un qualche problema strutturale o un qualche vizio di origine - spiegano Michele Bertucco, capogruppo Pd in Consiglio comunale e Federico Benini, capogruppo in terza Circoscrizione -. Negli anni in cui è stata riprogettata, per non dire stravolta, la riqualificazione di questa arteria, da parte del Comune abbiamo sentito parlare molto di turbo-rotonde, di “velocizzare” il traffico, ma poco o nulla di incentivare il trasporto pubblico e le altre forme di trasporto sostenibile".

Continuano gli esponenti Pd: "Le migliori esperienze europee in materia di sicurezza stradale indicano invece nella “contaminazione” con la mobilità sostenibile il modo più efficace di moderare il traffico automobilistico. In corso Milano ad autobus e biciclette sono stati assegnati spazi di risulta, mentre qualcuno è ancora tentato di risolvere il problema degli investimenti "alla radice" cancellando gli attraversamenti pedonali. Intanto restano inattuate le misure di messa in sicurezza approvate dalla Circoscrizione (zebre con sfondi colorati, catarifrangenti verticali, spostamento strisce pedonali almeno 5 metri dopo le rotonde)".

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