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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, un anno con (poche) luci e (molte) ombre: il turismo tiene. "Ma servono altri eventi di qualità"

Confocommercio traccia il bilancio di un 2014 ancora rallentato dalla crisi economica e anche dal maltempo. Verona e la sua provincia si confermano molto attrattive per i turisti: "Bisogna dare un taglio alla concorrenza sleale". Altre discussioni sulla Ztl

Un 2014 con poche luci e molte ombre per gli albergatori veronesi. È quello tracciato nel bilancio di Confcommercio Verona dopo un anno caratterizzato (di nuovo) dal perdurare della crisi economica e da condizioni climatiche sfavorevoli. Secondo l'associazione dei commercianti, il territorio scaligero ha comunque saputo confermarsi tra le mete prioritarie dei turisti di tutto il mondo, ma la concorrenza sleale si accentua e rappresenta una "spada di Damocle" sul futuro sviluppo del settore. Settore che, per continuare a crescere, dovrà fare quadrato attorno alle eccellenze, in primis la Fondazione Arena e sviluppare strategie mirate attraverso il “nuovo” Consorzio turistico "Verona Tuttintorno", anche nell’ottica di rendere ancora più accattivante la proposta dei Mercatini di Natale.

La strategia è quella di proporre eventi culturali di richiamo in grado di aumentare l’appeal e la permanenza dei sempre più numerosi ospiti che raggiungono il Veronese in concomitanza con le festività di fine anno. Questa, in sintesi, l’analisi del 2014 che si va a chiudere e la “visione” del turismo da parte di Giulio Cavara, presidente dell’associazione albergatori di Verona e provincia, aderente a Confcommercio-As.co. Verona.

Per Cavara, nonostante un’estate critica dal punto di vista metereologico e le perduranti criticità legate alla minor propensione a muoversi degli italiani e degli europei in generale “le strutture ricettive veronesi, in questi dodici mesi, si sono ben “difese” con una sostanziale tenuta delle presenze ma un preoccupante calo dei fatturati, chiudendo comunque con un bilancio migliore rispetto alla media del resto del Paese grazie soprattutto alla buona affluenza di stranieri”.

FONDAZIONE ARENA E CULTURA - Per l'anno che verrà, aggiunge, “sarà fondamentale puntare su un’azione concertata da parte di enti e organizzazioni connesse al turismo facendo leva sulla Fondazione Arena, capace, non dimentichiamolo, di sviluppare un indotto di 450 milioni di euro a beneficio di Verona e provincia. ll futuro della Fondazione deve essere seguito con attenzione - aggiunge Cavara - l’entrata in vigore dell’Art Bonus, che consente di compensare i crediti d’imposta relativi alle erogazioni effettuate a sostegno della cultura, come le somme donate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, può costituire un alleato importante per tutelare questo straordinario patrimonio”.

TURISMO - Cavara, infine, assegna un ruolo di primo piano a Verona Tuttintorno che ha da poco ricevuto, al pari della Dmo Verona (“Destination management organization”, tradotto “Organizzazione di gestione della destinazione turistica”), il riconoscimento da parte della Regione Veneto: “Deve spiccare definitivamente il volo e farsi promotore di iniziative importanti”. Per restare in tema con quanto sta avvenendo sul territorio in questi giorni, il presidente degli albergatori ritiene che “il consolidato successo di “Natale a Verona e provincia” e dei mercatini di Norimberga potrebbe trovare l’ideale consacrazione organizzando mostre ed eventi culturali di qualità che stimolino ulteriori presenze e favoriscano la permanenza degli ospiti per almeno due giorni”.

Ciò che invece preoccupa seriamente è l’espansione dei fenomeni di concorrenza sleale, il proliferare di "Bed & breakfast" e altre strutture che svolgono in tutto e per tutto il ruolo delle strutture ricettive senza essere soggetti alle stesse regole e alla stessa tassazione: un vero e proprio boom, quello cui si è assistito nel 2014 che, nonostante l’azione delle forze di polizia, "sta minando alla base la solidità del sistema ricettivo tradizionale che opera alla luce del sole e garantisce sostanziose entrate all’erario”. Indicativa e preoccupante è l’evasione del pagamento della tassa di soggiorno che potrebbe diversamente essere utilizzata per finalità turistiche (uffici informazioni per esempio).

ZTL DEL CENTRO STORICO - Confcommercio, una cui delegazione è parte attiva del comitato per il centro storico assieme a Comune e residenti, si è interrogata ancora una volta sulla chiusura della Ztl in centro città. Centinaia i commercianti interessati dalle novità che saranno "sperimentate" dopo la Befana. Un tavolo tecnico (l'ennesimo) è stato convocato l'8 gennaio. I commercianti, secondo L'Arena, puntano sui numeri già arcinoti: 1900 posti auto per 4mila e 600 permessi rilasciati a residenti e altri automobilisti. Dati ritenuti alquanto "squilibrati". La proposta di Confcommercio è quella di limitare i pass quotidiani Ztl facendoli pagare una cifra forfait di 5 euro e aumentare gli stalli "gialloblù" e al contempo anche i posti a ridosso del centro.

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