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Cronaca Soave / Via Mere

Verona, allerta alluvione per il livello del Tramigna: "Genio civile al lavoro. Reggono gli argini"

Sopralluogo della Provincia ai cantieri di Soave: in via Mere dove si sta ultimando l'innalzamento degli argini del fiume e sull'argine di San Lorenzo, dove un paio di giorni fa è stata montata una idrovora

Le opere realizzate dal Genio civile dopo l'alluvione del 2010 hanno salvato il paese di Soave da questa ondata di piogge. E' quanto emerge dal sopralluogo di martedì mattina da parte della Provincia di Verona. Il presidente Giovanni Miozzi e l'assessore alla Protezione civile, Giuliano Zigiotto, hanno visitato i cantieri di via Mere (vicino all'ex ospedale) dove si sta ultimando l'innalzamento degli argini del Tramigna (già completati lungo il resto del corso d'acqua) e l'allargamento del ponte, e sull'argine di San Lorenzo, dove un paio di giorni fa è stata montata una idrovora che è servita a far defluire l'acqua del fosso verso la campagna salvando le case. Qui, il Genio civile sta finendo di allargare l'argine per il passaggio dei mezzi di servizio e per la postazione fissa di scarico dell'acqua (che sostituirà l'idrovora).

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Il sindaco Lino Gambaretto ha inoltre ricordato che, per la definitiva messa in sicurezza del paese, resta da fare il lavoro nell'area ad ovest, dove c'è il Palazzetto dello Sport. Con il Consorzio di Bonifica "Alta pianura veneta" verrà allargato il tubo di scarico dell'acqua del fosso, che altrimenti si riversa in strada. “Oggi ho potuto prendere atto della situazione di Soave, dove per fortuna stavolta non si tratta di allarme diversamente da quanto invece sta avvenendo in queste ore nella Bassa Veronese - ha spiegato Miozzi -. Dopo i disastri degli anni scorsi, qui a Soave posso dire con soddisfazione che il cantiere del Genio Civile ha prodotto gli effetti sperati. I tecnici hanno lavorato attivamente per mettere in sicurezza l'area e gli interventi hanno permesso di conseguire ottimi risultati. Di questo non posso che essere felice. Nel 2010, quando ci fu la tremenda alluvione di Soave, avevo usato parole dure nei loro confronti per le cose che non erano state fatte. Oggi, invece, devo congratularmi per il lavoro, confermando che abbiamo fatto bene a farci sentire pesantemente per la tutela del nostro territorio e dei suoi abitanti. Adesso, purtroppo, ci preoccupa la Bassa, dove permane la necessità di monitorare la zona, prestando particolare attenzione agli sviluppi meteo dei prossimi giorni”.

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“Tutti i volontari della Protezione Civile - spiega Zigiotto - sono in questi giorni in stato di allerta, impegnatati nel prestare servizio sull'intero territorio provinciale. I nostri uomini hanno preso servizio nelle postazioni loro assegnate e, nello specifico, si sono attivati nella zona della Bassa Veronese, dove è richiesto un intervento più tempestivo. Sono pronti a far fronte allo stato di allarme e hanno già reperito i sacchi da mettere lungo i fossati e le piccole riviere a rischio. Il loro lavoro si sta svolgendo in collaborazione con il Genio civile. Posso affermare che la situazione complessiva è in via di miglioramento: i torrenti si stanno abbassando ma permangono problemi di allagamento che interessano i campi”.

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