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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Borgo Roma / Via Luciano Manara

Verona, "aiuto il mio bimbo sta male per una puntura": ma il corpo è pieno di lividi

Il dramma in un appartamento di via Manara, a Borgo Roma, per il decesso di un piccolo di soli 14 mesi. Il 118 interviene dopo la chiamata della madre ma nota gli strani segni e segnala alla polizia. Lei è accusata di omicidio

Un dramma che si sarebbe consumato in un paio d'ore e che ha sconvolto un intero quartiere. E' successo a Verona, eppure ricorda da vicino altre tragedie italiane ben più note, la vicenda che ha visto vittima, mercoledì mattina, un bambino di 14 mesi, morto in circostanze ancora misteriose ma con inquietanti ecchimosi e lividi sul corpo. Anche qui una mamma che alle 9e30 del mattino ha chiamato il 118, concitata, chiedendo soccorso perchè il figlio non dava segni di vita; anche qui un bambino in tenera età trovato sul letto di casa, già in arresto cardiaco, ma con troppi segni sul corpo per pensare alla conseguenza di uno "choc anafilattico dopo la puntura di un insetto", come la madre ha raccontato al telefono.

Il risultato è che poche ore dopo, direttamente la Questura di Verona, sulla base dei "gravi indizi" e delle contraddizioni nel racconto della 40enne, decide di sottoporla a fermo di polizia giudiziaria, disponendo il suo trasferimento in carcere: l'accusa è di omicidio. Secondo alcune indiscrezioni, pare che per la donna sia prossima la richiesta di una perizia psichiatrica. Nella sostanza, però, le cause di quello che agli investigatori appare come un delitto non sono ancora chiare. Non si sa se il bimbo presentasse lesioni o ferite compatibili con percosse o altro. Certo, la versione fornita dalla mamma uruguaiana durante l'interrogatorio non ha convinto gli agenti della squadra mobile. E altri elementi e testimonianze raccolte nel corso delle ore non hanno fatto altro che appesantire il quadro indiziario nei suoi confronti. Ci si trova di fronte "ad un dramma", ad una vicenda "molto delicata": filtra solo questo commento dalla Questura scaligera, che per tutta la giornata si è chiusa in uno stretto riserbo, in attesa dell'interrogatorio del giudice in carcere che dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.

BIMBO DI UN ANNO MUORE DOPO I SOCCORSI, FERMATA LA MADRE

Della storia di questa donna, Gabriela, di origine uruguaiana, si sa quello che raccontano i vicini. Secondo le testimonianze non era un mistero il fatto che facesse la prostituta. Il suo "posto" era proprio dietro casa. Tutti, a quanto pare, prima o dopo, l'avevano notata. Proprio perchè usciva presto, alla sera. Alle 21 era già sulla strada, vicino alla banca, in attesa dei clienti da portarsi in casa. Abitava da sola con il figlioletto Micael al primo piano di una palazzina gialla di 25 appartamenti in via Manara, zona di Borgo Roma. Un concentrato di condomini, ma anche se sapevano che professione faceva, i vicini di casa hanno sostenuto di conoscere a malapena quella donna straniera che faceva di tutto per evitare i contatti, e spesso preferiva uscire con il figlio nel passeggino direttamente dal portone del garage, per non essere costretta a salutare. "Non aveva una vita tanto tranquilla..", "Era strana", spiegano.

Il marito, e padre del bimbo, non viveva con loro. L'uomo non è stato ancora rintracciato dagli investigatori, ma sarebbe del tutto estraneo alla vicenda. E' possibile che la 40enne fosse in pena per la salute del figlioletto, che era nato prematuro nel settembre 2012, e da allora era sempre stato seguito dai medici dell'ospedale di Verona. Cosa sia successo dietro la porta di quel piccolo appartamento e quali siano veramente le cause della morte del piccolo dovrà ora stabilirlo l'esame autoptico che sarà eseguito venerdì.

AUTOPSIA - La pm Giulia Labia, che si occupa dell'inchiesta, conferirà venerdì l'incarico al medico legale che subito dopo inizierà l'operazione. Da quanto si è appreso, è assai probabile che il bambino fosse già morto nel momento in cui sono intervenuti nell' abitazione i sanitari del 118, che hanno tentato comunque la rianimazione. L'inchiesta è ai primi passi, ed i lividi potrebbero da soli non essere un elemento sufficiente per un bimbo di quell'età che sta imparando a camminare e può essere soggetto a cadute. 

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