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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Veronella / Piazza Guglielmo Marconi

Verona, aggressione, minacce e rapine: due 20enni nei guai. I carabinieri vanno a prenderli a casa

Coppia di ragazzi di Albaredo d'Adige identificati dopo un anno dalla violenza che avevano scatenato in un bar di Veronella. Solo uno finisce in carcere: dopo alcuni mesi aveva affiancato un uomo in auto derubandolo di portafoglio e gioielli

Ubriaco, con un amico aveva scatenato il panico in un bar della Bassa Veronese arrivando anche ad alzare le mani sul titolare. È stato arrestato venerdì 26 settembre, a quasi un anno di distanza dalla prima rapina. Evidentemente non era riuscito a resistere alla tentazione di depredare e terrorizzare altre persone. Sta di fatto che dopo alcuni mesi ha minacciato e derubato un anziano. In manette e poi in carcere è finito un 25enne di Albaredo d'Adige, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. Con lui, nei guai, anche l'amico, poi diventato complice di aggressione, un marocchino di 23 anni, anch'egli domilciato ad Albaredo, che ora è stato messo agli arresti domiciliari. Entrambi ubriachi, nel novembre 2013, avevano deciso di continuare la serata in un pub di Veronella, "Le colonne", in piazza Marconi. Su di giri per l'alcol avevano cominciato ad infastidire clienti e baristi. Avevano prima provato a rubare alcune bottiglie e poi avevano messo a soqquadro il bancone. Quando il titolare ha provato a farli smettere sarebbe scoppiata la violenza. La coppia avrebbe colpito il titolare, difeso dai due figli, e sarebbe fuggita prima dell'arrivo delle Forze dell'ordine. Scappando avevano pensato bene di lasciare un "ricordino" e avevano scagliato la rastrelliera delle bici in metallo contro la porta del locale. Da quel momento erano partiti i vari accertamenti dei carabinieri.

Poco tempo dopo, però, il più anziano ci ha riprovato. Secondo i carabinieri sarebbe lui il responsabile, nel giugno dello stesso anno, della rapina con minacce subita da un veronese. L'uomo era stato affiancato in macchina, nella zona industriale di Angiari, e con una pistola giocattolo gli era stato intimato di consegnare gioielli e portafoglio che conteneva 350 euro. Alla fine il 25enne è stato identificato e così il complice: i carabinieri di Ronco all'Adige sono andati a prelevarli nelle rispettive abitazioni. Solo per il rapinatore italiano però si sono aperte le porte del carcere.

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