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Verona, Adriano Panatta in città tra centinaia di bambini: "Ma il posto era infame. Mentalità ottusa"

Con l'ex campione di tennis che organizza la manifestazione "Campione per amico" da 15 anni, c’erano anche Jury Chechi, Andrea Lucchetta, Francesco “Ciccio” Graziani: "Niente piazza Bra? Una cosa indegna"

Secondo l’ex campione di tennis Adriano Panatta il posto era “infame”. Per questo si è detto molto arrabbiato con “la città di Verona”, salvo poi correggere il tiro e prendersela con la Soprintendenza dei Beni architettonici. Secondo il trionfatore del Roland Garros e della Coppa Davis, l’ente avrebbe negato la concessione di piazza Bra per la manifestazione “Banca Generali un campione per amico", che giovedì si è conclusa a Verona nel piazzale del Palasport, dopo aver fatto tappa in altre 9 città italiane coinvolgendo oltre ottomila studenti. "Ci hanno dato le piazze più belle nei centri storici - ha spiegato Panatta -, a Roma il Circo Massimo, tanto per capirci. So le molte cose che fanno in piazza Bra a Verona e non far partecipare questi ragazzi, stiamo parlando di un evento sociale, è una cosa indegna. Dovrebbero capire il valore di questa iniziativa, dovrebbero avere la mentalità più aperta e non ottusa".

Con Panatta, che organizza la manifestazione da 15 anni, c’erano anche gli ex specialisti di altre discipline sportive: Jury Chechi per l’atletica e gli attrezzi, Andrea Lucchetta per la pallavolo, Francesco “Ciccio” Graziani, allenatore ed ex campione di calcio. I miti dello sport, insomma, hanno passato la mattina in mezzo a centinaia di bambini, al fine di far conoscere le bellezze dell’attività agonistica e non. L’unico inconveniente è stato proprio quello sollevato da Panatta, secondo cui il luogo era inadatto alla manifestazione, molto defilato.

CONTRO L'ENTE - Non è il primo Vip che entra in discussione con l’ente che ha facoltà di porre veti sull’utilizzo del patrimonio storico-artistico. Dopo i grandi eventi dell’estate e le sei date del rocker Ligabue in Arena la Soprintendenza aveva giudicato indecoroso il palco. Invece l’organizzatore del concerto di Gianni Morandi, Gianmarco Mazzi, aveva dichiarato di stare dalla parte del sindaco Tosi (da telo in lotta con la Soprintendenza per la concessione di aree per gli eventi) dicendo no “ai custodi cimiteriali” sull’Arena: “Si tratta di una burocrazia perniciosa che ha una visione della cultura spenta, cimiteriale, museale. Quella burocrazia di retroguardia che è motore di nulla, non ha iniziative, non progetta, non fa. Ma vuole occupare la scena ostacolando e sentenziando. Dovrebbe invece fare la sua parte in altro modo, uscendo dagli uffici, aprendo magazzini e sottoscala, andando a spolverare le opere d'arte”.

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