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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cerea / Via Roma

Verona, accoltellò per 15 volte la ex: il 42enne torna a casa. L'ira di Laura: "Questa non è giustizia"

Per Enrico Sganzerla, commericlaista di Cerea che colpì in preda alla gelosia la sua fidanzata 25enne di Nogara, cambia il luogo degli arresti domiciliari. Lei: "Chi ha cercato di ammazzarmi viene ad abitare vicino a me. Come faccio a star serena?"

Il 12 aprile scorso aveva aggredito la ex fidanzata in una discoteca di Vicenza. Quindici coltellate inferte su tutto il corpo e per cui la giovane vittima era dovuta ricorrere d’urgenza al ricovero ospedaliero. Un furioso moto di gelosia aveva scatenato la mano di Enrico Sganzerla, commercialista di Cerea di 42 anni, contro la 25enne di Nogara, Laura Roveri. Nelle scorse ore Sganzerla è tornato a casa dei genitori. Era già uscito dal carcere nel quale è rimasto detenuto fino a quando erano stati disposti per lui, a giugno, gli arresti domiciliari nella casa di cura “Villa Santa Giuliana”, dove ha cominciato un percorso di riabilitazione.

”Finalmente”, avrebbe ammesso lo stesso commercialista, alla notizia del suo rilascio dall’ospedale. Il giudice per le indagini preliminari di Vicenza ha accolto la richiesta di cambio di luogo degli avvocati difensori e dato che aveva ammesso “le proprie responsabilità” e raggiunta la consapevolezza della “gravità del suo gesto”. Sganzerla torna dunque a casa, sempre in regime di arresti domiciliari. Pare che l’uomo sia scoppiato in lacrime per la gioia, alla notizia comunicatagli dal suo legale. Non si potrà spostare dall’abitazione dei genitori fino all’udienza fissata per il 25 settembre. Non potrà né avvicinarsi né tantomeno comunicare con la vittima.

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Le indagini promosse dalla Procura di Vicenza si stanno muovendo, per ora, nel valutare l’entità delle ferite di cui la giovane nogarese è stata vittima per avvallare o meno l’accusa di tentato omicidio.

Laura Roveri, per quell’aggressione ha rischiato per due volte la vita. Sia per le terribili coltellate subite che per un’emorragia alla testa scoppiata ad alcuni giorni dal ricovero. Quando ha saputo del rilascio dalla casa di cura non ha potuto fare altro che dichiararsi “profondamente scossa”. Come spiega lei stessa a L’Arena:

«Da non credere, è pazzesco che una persona del genere, che soltanto cinque mesi fa ha tentato di ammazzarmi e che mi ha fatto rischiare la vita due volte, possa già far ritorno a casa come se nulla fosse, a guardare la tv in pantofole e a farsi accudire dalla mamma e dal papà. Non è possibile che, dopo il male che mi fa fatto e lo stato in cui mi ha ridotto, sia rimasto in carcere meno di due mesi, abbia poi fatto le vacanze in clinica e adesso se ne torni a casa. Assurdo, questa non è giustizia».

«La persona che cercato di ammazzarmi viene ad abitare a dieci minuti di strada da casa mia, e io come faccio a stare serena?».

"PROTEGGIAMO LAURA" - Sul caso di Laura, già diventato di carattere nazionale dopo il passaggio in tv, interviene anche la politica. "La decisione sugli arresti domiciliari è un macigno sull'impegno della società contro il femminicidio - segnala il deputato del Partito democratico, Vincenzo D'Arienzo -. Rispetto le scelte della magistratura ma su questi reati anche i giudici devono valutare gli aspetti sociali che certe decisioni possono avere. Se un mancato assassino viene portato a casa propria pochi giorni dopo il tentato omicidio, quale messaggio giunge all'esterno? Se quel giudice avesse chiesto a qualunque cittadino cosa avrebbe fatto, non si sarebbero dubbi sulla risposta. Non vorrei che questa scelta condizioni negativamente anche gli sforzi che in Parlamento stiamo facendo contro il femminicidio".

Continua D'Arienzo: "In ogni caso adesso il tema è creare una cortina preventiva attorno a Laura. Le sono vicino, come dobbiamo esserlo a tutte le vittime di questo odioso reato. Ho chiesto al Ministro Alfano di impegnarsi affinché le Forze dell'ordine veronesi verifichino il rigoroso rispetto degli arresti domiciliari. H affrontato il tema con il prefetto di Verona, Perla Stancari, ne ho apprezzato la viva partecipazione e sono sicuro che per la sensibilità che la connota fornirà un contributo più che fattivo".

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