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Cronaca

"Venti milioni? Un inizio". Rientra l'allarme idrocarburi

I primi soldi da Roma serviranno a rimettere in sesto strade, scuole, impianti idrici e fognari

Un inizio. Forse insufficiente, ma lo stesso un primo aiuto. Quello dei 20 milioni di euro, disposti stamane dal Consiglio dei ministri a Roma, aiuterebbe per i primi interventi di sostegno alle popolazioni più colpite dall’alluvione che in Veneto ha già messo sul lastrico 5mila persone. Già il governatore della Regione, Luca Zaia, ha espresso gratitudine anche se “i 20 milioni non bastano. Serve almeno un miliardo”.

Ancora non si sanno le ripartizioni per ogni provincia. A Verona la notizia proveniente da Roma è accolta con favore dall’amministrazione provinciale: secondo il vicepresidente, Fabio Venturi “si tratta di un aiuto iniziale per provvedere agli interventi pubblici urgenti a scuole, strade e servizi idrici e fognari. Una parte di quei fondi servirà a rimettere in sesto l’impianto di illuminazione e gli allacciamenti a luce e telefono”. A strade sgombere dall’acqua, giunge anche la precisazione per l’allarme idrocarburi che due giorni fa aveva lanciato il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sorvolando i territori di Monteforte.

“Un allarme ingiustificato- commenta Venturi-. Ovvio che, a strade allagate, poteva esserci una dispersione minima di carburanti, provenienti da taniche o mezzi capovolti. Tutto però si è rivelato nella norma. I distributori sono salvi, grazie ai compartimenti stagni in cui sono collocati”. A Monteforte la situazione sta rientrando più velocemente ora. La viabilità è stata ripristinata e ora che l’allarme acqua è rientrato, entreranno in funzione le macchine spazzatrici della Provincia per ridurre al minimo i disagi per fango e detriti.

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