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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

"Femminicidi" in Veneto, l'Ass. Lanzarin: «Sequela di tragedie orrende, dobbiamo fare di più»

«Dobbiamo fare di più, anche nel Veneto dove, per fortuna, possiamo contare su una rete articolata di Centri Antiviolenza, di Sportelli di Ascolto e di Case Rifugio», spiega l'Ass. alla sanità e sociale Manuela Lanzarin

«Siamo di fronte a una sequela di tragedie orrende con l’unico comun denominatore della violenza sulle donne, con conseguenze umane e sociali drammatiche anche per le famiglie e in particolare per i bambini, che spesso ne vengono coinvolti, come nell’ultimo caso accaduto nel vicentino. Dobbiamo fare di più, anche nel Veneto dove, per fortuna, possiamo contare su una rete articolata di Centri Antiviolenza (sono 26), di Sportelli di Ascolto e di Case Rifugio (27)». Con questa premessa, l’Ass. alla sanità e sociale della Regione Veneto Manuela Lanzarin, ha convocato per lunedì prossimo 20 settembre alle ore 14 il nuovo "Tavolo di Coordinamento Regionale per la Prevenzione e il Contrasto alla Violenza Contro le Donne" che ha all’ordine del Giorno il passaggio dell’insediamento e il confronto per la costruzione di una proposta operativa finalizzata ad interventi di prevenzione primaria e secondaria.

«Mi aspetto un confronto a tutto campo e risultati improntati alla concretezza – dice l’Ass. Manuela Lanzarin – e per questo non è un caso che al termine della riunione del Tavolo, presenti i suoi componenti, si aprirà un momento di confronto con tutti i soggetti promotori e gestori dei Centri Antiviolenza, degli Sportelli di Ascolto e delle Case Rifugio, nonché dei Centri per autori di violenza». Attualmente la rete del Veneto vede in attività 26 Centri Antiviolenza e 27 Case Rifugio, articolate nel territorio come di seguito riportato:

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Il Tavolo svolge i seguenti compiti:

  • a) formula annualmente proposte alla Giunta regionale in ordine alle azioni e agli interventi di cui alla presente legge;
  • b) svolge attività di consulenza nei confronti degli organi regionali e si raccorda con gli enti pubblici, le associazioni, gli enti privati e le aziende ULSS che adottino progetti o sviluppino iniziative a sostegno delle finalità della presente legge;
  • c) promuove e coordina il monitoraggio e le analisi dei casi e delle tipologie di violenza contro le donne avvenuti nel territorio e la loro elaborazione al fine di individuare le aree a maggiore rischio;
  • d) promuove e coordina il monitoraggio delle azioni e delle iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne e di sostegno alle vittime, ivi comprese le azioni e le iniziative delle strutture di accoglienza e dei centri di riferimento attivi nel territorio e la sensibilizzazione negli istituti scolastici e universitari;
  • e) mantiene gli opportuni collegamenti con la rete nazionale antiviolenza del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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