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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Smascherato dalla Finanza: vendeva marche da bollo contraffatte in tribunale

L’indagato non è nuovo a fatti di questo genere: già nel 2015 era stato arrestato in quanto trovato in possesso di valori bollati falsi, per un ammontare complessivo di quasi 15.000 euro

La Guardia di Finanza di Verona ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, consistente nell’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di Michele Di Pumpo, veronese classe ‘65, per il reato di acquisto e detenzione di marche da bollo contraffatte.

L’indagato non è nuovo a fatti di questo genere: già nel 2015 era stato arrestato, sempre dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Verona, in quanto trovato in possesso di oltre 650 marche da bollo false, di vario valore, per un ammontare complessivo di quasi 15.000 euro, di cui 30 custodite nel locale a lui in uso, situato all’interno del Palazzo di Giustizia di Verona. Di Pumpo, infatti, lavorava nella rivendita di valori bollati, intestata all’anziana madre, presso il Tribunale di Verona, circostanza questa che aggiunge non poco disvalore alla condotta delittuosa se si considera che clienti del negozio erano, evidentemente, per lo più proprio avventori degli uffici giudiziari.

Per questo episodio, il reo è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 300 euro.

A luglio di quest’anno si è verificato l’analogo episodio illecito che ha determinato l’emissione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, finalizzata, in particolare, ad evitare che il reato possa essere ulteriormente commesso, dato che Di Pumpo continuava a recarsi, anche in orario di apertura al pubblico degli uffici giudiziari, presso il locale adibito a cartoleria e di cui aveva la disponibilità a seguito dell’apertura di una nuova partita Iva a suo nome.

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