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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Usura e gioco d'azzardo. Nel 2018 un migliaio di contatti per l'ufficio comunale

L'anno scorso sono stati 37 gli imprenditori in difficoltà economica che si sono rivolti al servizio del Comune; 28 le persone sovra indebitate. Numerosi invece i soggetti con problemi di dipendenza da gioco o difficoltà di accesso al credito

Continua a crescere il fenomeno dell’usura correlata al gioco d’azzardo. Un intreccio pericoloso che, a Verona, nel 2018, ha portato un centinaio di persone, soprattutto piccoli imprenditori e artigiani, a chiedere aiuto all’ufficio Antiusura del Comune. Circa un migliaio i contatti registrati, compresi gli studenti incontrati nelle scuole. Pochi coloro che invece hanno trovato il coraggio di denunciare, solo 7 durante tutto lo scorso anno.

A portare alla dipendenza è l’illusione di risolvere anche piccoli problemi economici. Due le modalità attraverso le quali vengono agganciate le vittime: l’usura di “giornata”, prestiti di piccole cifre, inferiori al centinaio di euro, che il giorno seguente devono essere restituite, praticamente raddoppiate. Oppure l’usura da “casinò”, con l’apertura di debiti che crescono di settimana in settimana, con un conto finale che non lascia scampo.

Nel corso del 2018 sono stati 37 gli imprenditori in difficoltà economica che si sono rivolti al servizio del Comune; 28 le persone sovra indebitate. Numerosi i soggetti con problemi di dipendenza da gioco o difficoltà di accesso al credito. Oltre 500 i contatti al sito internet dell’ufficio Antiusura. Circa 350 le persone che hanno partecipato ai convegni informativi organizzati durante l’anno e 190 gli studenti incontrati nelle scuole. In distribuzione due opuscoli uno sulla pericolosità del gioco d’azzardo, l’altro un vademecum su come difendersi dall’usura.

I dati sono stati illustrati martedì mattina in sala Arazzi dall’assessore alle Attività economiche Francesca Toffali e dal responsabile dell’ufficio Antiusura Damiano D’Angelo.

presentazione dati 2018 ufficio Antiusura-2

«Un’attività importante che vede il nostro Comune capofila di una serie di iniziative di ascolto e formazione – ha spiegato Toffali -. Si tratta di una sensibilità maturata per contrastare un reato che, specialmente nei momenti di crisi economica, cresce esponenzialmente. E la difficoltà maggiore sta, non tanto nel riconoscere il fenomeno, ma nel percepire sul territorio le conseguenze sociali e familiari che la dipendenza e l’usura generano».

«Nella scala di valutazione In-Put dell’Eurispes, che analizza la permeabilità dell’usura nelle varie città italiane da 0 a 100, Verona è al 25,4 – ha detto D’Angelo -. Un dato preoccupante, per questo invitiamo le persone a farsi aiutare e a denunciare, perché uscirne è possibile. Tante aziende hanno risolto i loro problemi, anche dopo aver perso tutto».

L’ufficio Antiusura fornisce al cittadino un punto di ascolto e di informazione gratuito; sostiene le persone vittime di usura e le accompagna, se d’accordo, nel percorso di denuncia del reato. L’ufficio collabora con le Forze di Polizia e l’Autorità giudiziaria.

Per tutte le informazioni è possibile contattare il numero 045 8077088 o scrivere all’indirizzo e-mail ufficioantiusura@comune.verona.it.

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