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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Ufficio antiusura del Comune di Verona: nell'ultimo anno segnalati oltre 1.800 casi

«Dall’usura si può uscire e si può riacquistare la tranquillità per sé e per la propria famiglia», ha spiegato il responsabile dello sportello Damiano d’Angelo

Piccoli e micro imprenditori, persone sovra indebitate o che hanno difficoltà di accesso al credito, schiavi del gioco d’azzardo. Sono loro le vittime preferite dell’usura, fenomeno che, anche a Verona, è presente e probabilmente radicato.
A mettere in allerta su una realtà sommersa e ancora poco conosciuta sono i numeri dell’attività dell’Ufficio Antiusura del Comune. Nel corso del 2019, sono stati oltre 1.800 i contatti che l’Ufficio ha avuto tra visite al sito internet dedicato e partecipazione agli incontri pubblici. Sono 63, invece, i soggetti che si sono recati personalmente allo sportello di palazzo Barbieri o lo hanno contattato per raccontare la propria storia, avere informazioni su quali sono gli strumenti per uscire dal giogo degli usurai e, anche, denunciare.

A tutte le persone in difficoltà a causa dell’usura, il Comune mette a disposizione l’apposito sportello, al 2° piano di palazzo Barbieri, e il numero di telefono 045.8077088. Si tratta di una linea diretta, che non passa dal centralino, e che garantisce la massima riservatezza a chi chiama. L’ufficio fornisce ai cittadini interessati un punto di ascolto e di indirizzo, in più collabora con le forze di Polizia e con l’Autorità giudiziaria allo scopo di denunciare eventuali responsabili di reato.

L’attività dell’Ufficio Antiusura è stata presentata, questa ieri a palazzo Barbieri, dall’assessore al Bilancio e ai Tributi e dal responsabile dello sportello Damiano d’Angelo. «L’impegno del nostro sportello è costante – ha detto l’assessore al Bilancio – e si traduce in incontri formativi nelle scuole, associazioni di categoria e Ulss. A questo si aggiunge il contatto diretto con i cittadini che chiedono informazioni e sostegno. Siamo probabilmente l’unico Comune d’Italia a fornire questo tipo di servizio e il fatto che sia importante e apprezzato, lo dimostrano i numeri: i contatti, sia diretti che indiretti, non diminuiscono, anzi sono in continuo aumento. Ci chiedono informazioni e sostegno persone da fuori provincia e anche da fuori regione, a riprova di come l’usura sia un fenomeno purtroppo presente nel nostro Paese».

«Il messaggio importante da diffondere – ha detto d’Angelo – è che dall’usura si può uscire e che si può riacquistare la tranquillità per sé e per la propria famiglia. Lo Stato riconosce chi cade nelle mani degli usurai come vittima e mette a sua disposizione sia prestiti a tasso zero che elargizioni. Pertanto, invito le persone in difficoltà a contattare l’Ufficio per conoscere quali sono gli strumenti a sua disposizione. Può chiedere informazioni e chiamarci, con la massima tutela della sua privacy. All’Ufficio Antiusura abbiamo i mezzi per aiutare chi è in difficoltà».

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