Destinatario di un Tso, si barrica in casa e ferisce maresciallo dei carabinieri
Il fatto è avvenuto a Legnago, dove un 45enne che doveva essere sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio, all'arrivo del personale medico e dei vigili si è chiuso in casa
Doveva essere sottoposto a un Trattamento sanitario obbligatorio, il cosiddetto Tso, firmato dal sindaco del Comune di Legnago Clara Scapin dopo la richiesta di un medico e la convalida di uno specialista. Ma l'uomo in questione affetto da disturbi psichici, un 45enne residente appunto a Legnago, non appena la polizia si è avvicinata alla sua abitazione, ha deciso di barricarsi dentro.
Il personale sanitario del 118 e gli agenti della locale sul posto per dare seguito al dispositivo, si sono così trovati in seria difficoltà. Come riportato quest'oggi dal quotidiano L'Arena, è trascorsa circa un'ora di vera concitazione, durante la quale sono stati allertati anche i carabinieri.
I militari hanno dapprima provato a lungo a convicere a parole il destinatario del Tso, affinché si lasciasse condurre in ospedale, ma l'uomo ha continuato a manifestare tutta la sua resistenza, mentre aumentavano anche i timori che potesse compiere degli atti autolesionistici. Ad un certo punto, il maresciallo capo dei carabinieri Zanoli ha deciso di agire e, non senza riportare poi alcune ferite, è riuscito ad entrare per primo nell'abitazione del 45enne.
Proprio mentre quest'ultimo cercava ulteriormente di non essere preso, sono quindi entrati nell'appartamento anche gli altri militari e i vigili. In seguito a un breve e deciso confronto fisico, il soggetto è stato dunque immobilizzato e portato in ospedale dove resta ricoverato nel reparto di Psichiatria. Per quanto riguarda il maresciallo, invece, è stato medicato al pronto soccorso e le ferite a mani e gambe sono state valutate guaribili in cinque giorni.
