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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Giovanni Lupatoto / Via Taranto

Truffe agli anziani, arrestato complice di raggiri a San Giovanni Lupatoto

Avrebbe partecipato a due truffe consumate il 19 e il 21 giugno scorsi. I carabinieri sono riusciti a risalire a lui, grazie all'arresto di un altro truffatore avvenuto il 27 giugno

Un ragazzo classe '93 di origini napoletane è da ieri, 2 aprile, in carcere a Poggio Reale per due truffe commesse il 19 e il 21 giugno 2018 a San Giovanni Lupatoto. I carabinieri veronesi sono riusciti a risalire a lui grazie all'arresto avvenuto il 27 giugno scorso di un altro truffatore sempre a San Giovanni Lupatoto.

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Probabilmente i due fanno parte di un'unica organizzazione criminale centrata nel Napoletano e specializzata nelle truffe agli anziani. Lo stratagemma, infatti, è sempre lo stesso. Ci sono complici che dalla Campania chiamano a casa le potenziali vittime raccontando di essere il fantomatico "avvocato Bevilacqua". Questo avvocato telefona per conto del figlio o della figlia della vittima chiedendo sostenzialmente soldi, 4.800 euro più 200 euro per le marche da bollo, o comunque cifre ben precise per risultare credibile. I soldi servono urgentemente al figlio o alla figlia dell'anziana vittima perché hanno avuto problemi con l'assicurazione durante un incidente stradale.
Una storiella ovviamente finta e utilizzata spesso in questo genere di raggiri, ma che ancora funziona nonostante sia sempre più nota. Se la vittima non cade nel tranello (e i casi di questo tipo sono crescenti secondo i carabinieri veronesi), i truffatori interrompono la chiamata e passano all'anziano successivo. Se la vittima, invece, crede al truffatore, quest'ultimo cerca di tenere sempre occupato il telefono in modo tale che l'anziana non possa cercare conferme telefonando ai figli o ai carabinieri. Il finto avvocato Bevilacqua chiede allora alla vittima di prendere tutto il denaro che ha e se non ha abbastanza contante di raccogliere anche ori e preziosi. A quel punto, entra nella truffa "Luca", l'assistente dell'avvocato Bevilacqua, che ha il compito di suonare alla porta di casa della vittima per prendere il denaro e gli oggetti di valore e portarseli via.

I due arrestati sono i "Luca", ovvero gli unici complici della truffa che si trovano fisicamente sul territorio dove sta avvenendo il raggiro. Il ragazzo arrestato il 27 giugno era stato trovato in possesso della refurtiva, mentre il giovane del '93 arrestato ieri è stato scoperto attraverso una complessa indagine dei carabinieri, i quali hanno analizzato i contatti telefonici del giovare arrestato a giugno e hanno tentato di ricostruire la rete di questi contatti. Queste analisi, unite anche agli accertamenti attraverso le telecamere di videosorveglianza di San Giovanni Lupatoto, avrebbero permesso di dimostrare che il ragazzo del '93 arrestato ieri era effettivamente quel complice che si era materialmente fatto dare soldi e preziosi da due anziane veronesi il 19 e il 21 giugno 2018.

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