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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ponte Catena

Chiama i Carabinieri e fa arrestare un truffatore. "Non aprite agli estranei"

Le campagne di sensibilizzazione stanno portando i primi risultati. I casi sono in calo a Verona e provincia. E grazie a una cittadina, un truffatore è stato colto sul fatto

"State attenti agli estranei, non fateli entrare in casa. E se avete dei dubbi, non fatevi problemi, chiamate i Carabinieri oppure i vostri figli o i vostri famigliari. Non bisogna vergognarsi". A lanciare questo appello non è un uomo o una donna in divisa. È una cittadina veronese, una cittadina qualunque di nome Saveria, che ha saputo riconoscere il rischio che sua madre Luigina stava correndo e ha avvisato i Carabinieri. Così un truffatore seriale è stato arrestato.

Le campagne di sensibilizzazione sulle truffe agli anziani portano i primi risultati. C'è una diminuzione nel numero dei casi denunciati, che dall'inizio dell'anno sono stati 7 a Verona e 15 in tutta la provincia. Tutti casi molti simili e diffusi a macchia di leopardo. E poi c'è il caso emblematico della signora Saveria e di sua madre Luigina, raccontato questa mattina, 18 marzo, nella caserma dei Carabinieri di via Salvo D'Acquisto.

Luigina è una donna alla soglia dei novant'anni, residente in zona Ponte Catena, che mercoledì 16 marzo ha fatto entrare dentro casa un uomo che si è qualificato come un tecnico del gas. L'uomo le ha parlato di una bolletta e di un conguaglio di 1000 euro da dovergli pagare. Una cifra che al momento non era a disposizione dell'anziana. Così si sono dati appuntamento al giorno successivo. La mattina seguente la donna si è recata in banca per ritirare i 1000 euro. L'impiegato si è insospettito e ha cercato di parlare con la signora Luigina, mettendola in guardia da possibili truffatori che spesso ingannano gli anziani fingendosi tecnici del gas o della luce. Di fronte però alla continua richiesta della donna, le ha consegnato l'ingente somma.

Tornando a casa la signora ha incontrato la vicina di casa, sua coetanea, e le ha raccontato cosa le era successo. A quel punto la vicina ha chiamato la figlia di Luigina, Saveria, che a sua volta ha avvertito i Carabinieri. I militari hanno così messo in piedi un servizio rapido e in borghese. Si sono appostati nella casa della signora Luigina e hanno atteso il ritorno del potenziale truffatore. L'uomo è stato così colto sul fatto e arrestato con le accuse di tentata circonvenzione di incapace e tentata truffa.

L'arrestato si trova nel carcere di Montorio, si tratta di un napoletano residente in provincia di Brescia, con numerosi precedenti tanto da aver ricevuto il foglio di via dalla provincia di Trento, dove si era reso responsabile di molte truffe. Al momento dell'arresto, l'uomo a cercato di discolparsi, mostrando un dispositivo che serve per evitare fughe di gas e ai militari a raccontato che lui non aveva chiesto 1000 euro alla signora, ma 300 euro per saldarle il dispositivo. Una versione dei fatti che non ha convinto i Carabinieri che sono in attesa della convalida dell'arresto.

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