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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Raggirava i negozianti del centro storico di Verona: truffatore denunciato

Proponeva loro un dispositivo per rilevare le banconote false a basso costo ma, una volta intascato il denaro, veniva a riprenderselo con la scusa di un aggiornamento e non si faceva più vedere, evitando anche di rispondere al telefono

Dopo mesi di indagini, i carabinieri del nucleo operativo di Verona sono riusciti ad identificare un truffatore seriale che negli scorsi mesi invernali aveva preso di mira gli esercizi commerciali del centro storico. 
Il furfante si recava presso le tabaccherie, le gastronomie, piuttosto che i negozi di vestiti o gioielli, dove proponeva l’acquisto di un dispositivo in grado di rilevare le banconote false a prezzi concorrenziali, a suo dire, rispetto a quelli esistenti sul mercato. I prezzi pattuiti andavano sempre dai 130 ai 180 euro. Li provava sul posto, dimostrando il perfetto funzionamento nel distinguere una banconota falsa da una vera. In molti si sono lasciati affascinare dallo strumento di ultima generazione e dall’affabilità del venditore, così hanno deciso di acquistare il dispositivo.

Il giorno dopo la vendita però, il truffatore si ripresentava, preferibilmente in orari in cui non c’era il proprietario che aveva acquistato l’oggetto, approfittando della presenza dei soli dipendenti, e dichiarava di dover ritirare il dispositivo per poter fare degli aggiornamenti. La motivazione la riconduceva al fatto, che per poter abilitare il riconoscimento delle nuove banconote da 20 euro, avrebbe dovuto collegare il dispositivo ad un computer fisso presente nella sua azienda. Nel frattempo avrebbe lasciato un dispositivo sostitutivo, che però era obsoleto e nella maggior parte dei casi non funzionante. Facendo credere di essere d’accordo con i titolari dei punti vendita, il criminale riusciva nei suoi intenti e, dopo aver ritirato il nuovo dispositivo, faceva perdere le proprie tracce. I commercianti, non vedendolo più tornare nei giorni successivi, tentavano di contattarlo sul numero di cellulare che il venditore aveva loro lasciato, ma senza riuscirci.

Così dopo svariati tentativi, tutti privi di risposta, capivano di esser stati truffati e decidevano di andare a denunciare i fatti. Da questi elementi è partita l’attività d’indagine che ha permesso, ad oggi, di identificare l’autore delle truffe, messe in atto dagli ultimi mesi del 2015 ai primi mesi del 2016. L'uomo, originario della provincia di Brescia, classe 70, pluripregiudicato per reati della stessa specie, è stato denunciato per truffa, appropriazione indebita aggravata e frode nell’esercizio del commercio.

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