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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bussolengo / Via Gardesana

Scoperto a truffare l'assicurazione, in casa ha anche delle piante di ganja

Ha simulato il furto della moto per riscuotere il premio della polizza, oltre al denaro della vendita, ma i carabinieri lo smascherano e in casa gli trovano anche alcune piante di marijuana

Ha tentato di fregare l'assicurazione per intascarsi il premio della polizza, oltre al denaro della vendita della moto, invece è stato scoperto e arrestato per detenzione ai fini di spaccio. Una curiosa vicenda ha avuto luogo nei giorni scorsi a Bussolengo, trovando il suo epilogo nella notte a cavallo tra il 23 e il 24 agosto. 
Una paio di giorni fa una pattuglia dei carabinieri della stazione locale ha notato un 19enne, già noto ai militari, vicino ad una moto con un casco in mano. Sapendo che il giovane non era in possesso della patente di guida, gli uomini dell'Arma si sono avvicinati a lui per fargli qualche domanda a riguardo: il ragazzo si è giustificato dicendo che stava solo aspettando un amico. I carabinieri allora si sono allontanati, ma per sicurezza si sono annotati prima il numero di targa della moto. 

Dopo un paio di giorni si è presentato al Comando un 30enne residente a Lazise per denunciare il furto di una motocicletta, la cui targa guarda caso corrispondeva a quella annotata. Nella tarda serata di martedì allora, un pattuglia ha fatto "visita" al 19enne di due giorni prima, trovando nel suo garage il veicolo il cui furto era stato denunciato. Il giovane però ha affermato di aver regolarmente acquistato e pagato il mezzo, così gli uomini dell'Arma iniziano a comprendere quale sia la reale situazione e fanno un test: avvisato il proprietario della moto, gli hanno chiesto di raggiungerli con le chiavi così da poter riportare a casa ciò che in teoria gli era stato rubato. L'italiano allora si è recato sul posto con alcune chiavi, che però non erano quelle del veicolo, visto che erano in mano al 19enne che lo aveva acquistato. 

Portato in caserma, l'uomo è stato identificato e ha risposto alle domande dei militari, che poi hanno deciso di eseguire una perquisizione all'interno della sua abitazione. Lì si è scoperto che l'uomo aveva ben altro da nascondere: in casa sono state trovate alcune piante di marijuana, lampade specifiche, bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento della droga. 

A questo punto per il 30enne sono scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio ed è stato inoltre denunciato per simulazione di reato e tentata truffa. Denunciata anche la compagna incinta dell'uomo, poiché considerata sua complice. 
Portato mercoledì mattina in tribunale per la direttissima, l'uomo ha visto il giudice convalidare il provvedimento e comminargli una pena di 8 mesi. 

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