rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Cavaion Veronese / Strada Regionale 450

"Truffa dello specchietto", insegue e ferma dei turisti sulla SR450 ma arrivano i carabinieri

Avrebbe cercato di raggirare i due anziani tedeschi dicendo che avevano danneggiato la sua Golf con la loro roulotte, ma al momento della consegna del denaro sono arrivati i militari, insospettiti da quei veicoli fermi in piazzola, che hanno assistito allo scambio

È una coppia di anziani turisti tedeschi ad essere vittima questa volta di quell'odioso fenomeno denominato la "truffa dello specchietto". Sabato 22 aprile però ci hanno pensato i carabinieri dell'Aliquota Radiomobile del Norm della Compagnia di Caprino Veronese a sventarla, i quali hanno tratto in arresto un 22enne con precedenti specifici, che sarebbe stato sorpreso mentre stava attuando la truffa. 

In occasione del Ponte del 25 aprile, che vede la zona del Garda come una di quelle prese d'assalto dai turisti, i militari di Caprino hanno intensificato la loro presenza sul territorio ed i controlli alla circolazione stradale. Stavano quindi pattugliando la SR450 che da Peschiera del Garda conduce ad Affi quando, a bordo strada in una piazzola di sosta situata nel tratto che attraversa il Comune di Cavaion Veronese, avrebbero notato una Volkswagen Golf con targa italiana ed una monovolume con targa tedesca che trainava una roulotte, con i due conducenti che parlavano tra di loro fuori dai mezzi. 
I carabinieri stavano procedendo nel senso opposto, intuendo però che potesse trattarsi di qualcosa di sospetto, hanno raggiunto velocemente il primo cavalcavia utile ad invertire la marcia e si sono diretti alla piazzola. Una volta raggiunta avrebbero assistito direttamente alla consegna da parte dell’anziano conducente del veicolo tedesco, che alle forze dell'ordine è apparso tremante ed in evidente stato di confusione, di alcune banconote al ragazzo italiano. Quest'ultimo è stato dunque immediatamente fermato e trovato in possesso dei 150 euro che aveva appena ricevuto dalla controparte, la quale avrebbe spiegato agli operatori di averli dovuti consegnare dopo essere stato inseguito e costretto a fermarsi. Il 22enne infatti avrebbe accusato l'anziano turista di avergli danneggiato lo specchietto con la roulotte, mostrandogli il danno prodotto ed il relativo segno lasciato sulla carrozzeria del rimorchio.

Ci avrebbero messo poco però i carabinieri a smontare la ricostruzione del giovane, in quanto all'interno dell'auto avrebbero rinvenuto una comune scatola di gessetti di vari colori, usati normalmente nelle scuole, fra i quali quello utilizzato per "rigare" la roulotte. Lo specchietto della Golf inoltre avrebbe presentato graffi ritenuti chiaramente artefatti e datati, ma soprattutto non compatibili con una recente collisione. Infine, nascosta all’interno del libretto di circolazione, gli operatori avrebbero trovato un'altra banconota da 100 euro che il tedesco avrebbe consegnato al truffatore poco prima, ma che secondo quest'ultimo non sarebbe stata sufficiente a ripagare il "danno" subito. Il turista sarebbe quindi tornato dalla moglie che attendeva a bordo del veicolo per prendere degli altri soldi. 
Una perdita di tempo che alla fine sarebbe risultata decisiva, dal momento che avrebbe consentito ai militari di intervenire in flagranza di reato e trarre in arresto il 22enne. Gli operanti hanno ipotizzato il reato di truffa aggravata dall’aver approfittato di circostanze legate all’età della vittima, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa. Inoltre, hanno proceduto al sequestro cautelare del mezzo ai fini della successiva confisca amministrativa, sfruttando una norma del codice della strada che la consente per tutti i veicoli utilizzati per la commissione di reati.

I carabinieri infatti spiegano che il tipico modus operandi di questo tipo di truffatori, è quello di utilizzare veicoli con specchietti retrovisori appositamente danneggiati, a volte addirittura amovibili, e simulare incidenti con ignari utenti della strada, spesso lanciando palline di stucco o gomma, che non lasciano segni sui veicoli delle vittime, per simulare il rumore dell’urto. Quindi, una volta raggiunti e costretti i conducenti a fermarsi, approfittando della concitazione del momento, segnano i veicoli coinvolti con gessetti o pennarelli dei rispettivi colori per simulare gli effetti dell’urto. Infine, propongono un accordo transattivo con la controparte rappresentando la non economicità di ricorrere alle assicurazioni, facendosi consegnare denaro contante ed allontanandosi velocemente subito dopo.

Informato dell'arresto il pm presso la Procura della Repubblica di Verona, la dottoressa Maria Beatrice Zanotti, la quale ha disposto di trattenere in camera di sicurezza il fermato e condurlo la mattina seguente presso il tribunale di Verona, dove si è svolto il rito direttissimo. 
All'esito dell'udienza il giudice Pasquale Laganà ha convalidato il provvedimento e disposto la misura cautelare del divieto di dimora nella Regione Veneto a carico dell’imputato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Truffa dello specchietto", insegue e ferma dei turisti sulla SR450 ma arrivano i carabinieri

VeronaSera è in caricamento