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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

"Furbetti" in treno senza biglietto. 51mila controlli effettuati in dieci giorni

Il personale di Trenitalia ha fatto verifiche a terra e a bordo di 342 Regionali in Veneto e Trentino, individuando oltre 4.000 persone non in regola e allontanandone 2.805 persone prima che salissero a bordo

Quasi 51.000 controlli fra il 26 e 30 settembre e il 3 e 7 ottobre. Verifiche a terra e a bordo di 342 Regionali fra i più sensibili al fenomeno dell’evasione, individuate oltre 4.000 persone non in regola, 1.187 biglietti venduti sui treni per un importo di oltre 10mila euro, 140 verbali di accertamento emessi per un importo di quasi 13mila euro, allontanate prima di salire a bordo 2.805 persone non in regola.

È il bilancio di due settimane di attività antievasione, suddivisa in due tranche, condotta sulle linee del Veneto e del Trentino, da Trenitalia Regionale e da Protezione Aziendale con il supporto di un team nazionale di controllori. Una lotta senza tregua contro i “furbetti” per recuperare risorse e migliorare la qualità del viaggio, con particolare attenzione a chi paga il biglietto.

Gli agenti suddivisi in squadre hanno “setacciato” tutte le linee regionali, concentrando l’attività sui treni e nelle fasce orarie a maggior rischio evasione. I pool costituiti da più persone hanno anche una funzione dissuasiva nei confronti di possibili reazioni aggressive. Ciò nonostante, in 36 casi è stato necessario richiedere l’intervento della Polizia Ferroviaria.

Riscontrata una percentuale di irregolari diversa nelle due settimane: nella prima sono stati il 7,2%, nella seconda il 6,7%. I controlli hanno evidenziato alcune differenze fra le varie linee.

Tassi più alti si sono registrati sulla Verona - Mantova (12,67%), sulla Trento - Bassano (10,91%) e sulla Verona - Trento (10,78%).

Questo nuovo approccio al fenomeno dell’evasione punta a recuperare risorse finanziarie a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori, che paga il biglietto e l’abbonamento, e delle Regioni, cui compete l’onere di finanziare il servizio.

Infatti, sebbene i viaggiatori non in regola siano più numerosi sulle tratte brevi e al tasso medio di evasione, calcolato sulle persone, non corrisponda un’analoga percentuale di minori incassi, il recupero di risorse contribuirà comunque al proseguimento del percorso di ammodernamento e potenziamento della flotta regionale già avviato da Trenitalia.

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