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Cronaca Veronella / Via Canova

Tre nomadi in trasferta da Vicenza finiscono in manette dopo il colpo in villa

I carabinieri li hanno seguiti da quando hanno abbandonato il campo di via Meggiolaro a Montecchio Maggiore: la banda infatti era sospettata di aver compiuto alcuni furti nell'ovest vicentino

Erano arrivati dalla provincia di Vicenza per mettere a segno un furto in una villa di via Canova, nel comune di Veronella, ma prima hanno trovato un bottino inferiore rispetto a ciò che avevano sperato (l'abitazione infatti era stata depredata solo poche settimane fa da altri malviventi) e poi sono finiti nella rete dei carabinieri, che da qualche tempo sospettavano che fossero gli autori di altri colpi messi a segno nel vicentino. 
Come riporta il quotidiano L'Arena, a finire con le manette ai polsi sono tre nomadi: M.D.R., 23 anni, e il cugino K.D.R., 21 anni, residenti nel campo di via Meggiolaro a Montecchio Maggiore; e L.D., 31 anni, che abita invece a Vicenza, nell'insediamento in strada Biron di Sopra. Tutti disoccupati che, secondo i militari della compagnia di Valdagno, si guadagnerebbero da vivere con attività criminose. Due di loro inoltre avrebbero alle spalle anche dei precedenti penali: il 23enne per reati contro il patrimonio, il 31enne per truffa. 

LA VICENDA - Stando a quanto affermato sulle pagine del quotidiano veronese, i malviventi sarebbero partiti alle 7 di venerdì mattina dal campo nomadi di Montecchio, con un'automobile civetta dei carabinieri che li seguiva, dal momento che la loro Lancia Y era stata notata aggirarsi nelle zone residenziali di Sovizzo e Creazzo, dove erano stessi messi a segno alcuni colpi. I tre nomandi avrebbero quindi fatto tappa a Lonigo prima di digersi a Veronella, dove intorno alle 13.30 sono penetrati nell'abitazione, in quel momento vuota. Secondo quanto avrebbero appurato le forze dell'ordine, i due cugini avrebbero attraversato un campo per avvicinarsi all'abitazione e sarebbero poi entrati forzando una finestra sul retro dell'edificio, mentre il terzo uomo li aspettava in auto. Una volta all'interno della villa, si sono appropriati di tre paia di orecchini e un ciondolo d'oro, per poi scappare a bordo dell'auto. 
I carabinieri, per scongiurare un inseguimento che avrebbe potuto rivelarsi pericoloso anche per i cittadini, hanno quindi continuato a seguire la Lancia Y per 17 minuti, fino al posto di blocco che era stato predisposto lungo la Strada Regionale 11 nel comune di Montebello. Caduti in trappola, i criminali non hanno potuto fare altro che fermarsi: dalla perquisizione del veicolo è spuntata fuori quindi la refurtiva del valore di circa mille euro, nascosta in una cassa dell'impianto stereo, e gli arnesi da scasso. 

Arrestati, i tre si sono presentati sabato mattina davanti al giudice, con i legali difensivi che, come affermato sulle colonne de L'Arena, hanno chiesto il patteggiamento. I due più anziani attenderanno agli arresti il processoi che prenderà il via il 14 gennaio, mentre per il 21enne è stato disposto l'obbligo di firma. 

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