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Trasporto pubblico, preoccupazioni espresse dal Comune alla Provincia

La quarta commissione comunale ha trasmesso il suo parere sulle linee di indirizzo presentate dall'ente provinciale. Bertucco: "Possibili penalizzazioni per alcuni quartieri"

Il Comune di Verona ha trasmesso alla Provincia il parere della quarta commissione sulle linee di indirizzo per la redazione del Piano di Bacino, un documento basilare per il corretto svolgimento della bando per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale.

A comunicarlo è stato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco non convinto dalle linee guida presentate dall'ente provinciale. Dubbi che sono stati sollevati anche dalla commissione comunale, in particolare sull'integrazione tariffaria che potrebbe non essere più garantita se davvero il trasporto pubblico venisse diviso in due lotti, come previsto dal bando creato dalla Provincia per l'affidamento del servizio.

La commissione ha inoltre espresso forti preoccupazioni sulla riarticolazione delle linee urbane, che potrebbe penalizzare molti quartieri, da Borgo Milano a Montorio - ha proseguito Bertucco - La linea di collegamento con l'aeroporto è sparita dall'ambito urbano per rispuntare nell'ambito extraurbano: questo vuol dire che non è più strategica per la città? Come noi andiamo ripetendo da mesi, non è chiaro se la gara potrà svolgersi sulla base delle sole linee di indirizzo o se si dovrà attendere la redazione del piano di bacino vero e proprio. Finalmente questo dubbio è stato recepito anche dal Comune che lo ha girato per chiarimenti alla Provincia. Si conferma, in definitiva, che questo bando è frutto di un colossale pasticcio poiché si è avviata una gara prima ancora di decidere che cosa vogliamo ottenere dal servizio di trasporto pubblico locale. Tutti i risultati raggiunti con la riunificazione delle aziende locali dei trasporti sono ora a rischio e non c'è traccia della tanto sbandierata integrazione tra bus e treni, per questo la commissione ha raccomandato di curare il recupero delle stazioni ferroviarie minori, da Parona a Porta Vescovo.

E se quella di Bertucco può essere interpretata come una voce della minoranza in consiglio comunale e quindi per niente rappresentativa di chi ora governa la città, lo stesso non lo si può dire di Mauro Bonato, consigliere comunale della Lega e quindi della maggioranza.

È una follia che si vada a bando senza un piano concreto dell'Ente di Bacino - ha detto Bonato - Non è possibile che si continui a percorrere la strada delle gare al buio senza avere degli obiettivi chiari da perseguire. È una vergogna che nella sede del Comune di Verona si sia potuto discutere solo di aria fritta e cioè del documento di indirizzo per la redazione del Piano di Bacino. Solo per dirne alcune: vi sembra serio dire di prevedere per quanto possibile, l'aumento del servizio di trasporto pubblico nelle zone non raggiunte dal nuovo sistema filoviario? Sono convinto che è necessario l'aumento del trasporto nelle zone non raggiunte. Inoltre non ci può essere solo l'analoga attenzione per la definizione dei tempi di interscambio in corrispondenza dei principali nodi o nel trasbordo dei passeggeri tra il servizio extraurbano e quello urbano, serve un progetto concerto serio che riesca a risolvere questi problemi.

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