I controlli di routine effettuati nel corso delle festività pasquali, hanno portato nelle reti della Polizia Stradale scaligera anche due "pesci" che forse non erano poi così attesi: si tratta di due uomini di origine kosovara che a bordo del proprio veicolo avevano tutto il necessario per mettere a segno dei furti in abitazione e anche uno strumento che ha lasciato in parte sorpresi gli agenti. 
Oltre a scarpe con le suole di gomma, piede di porco, cacciaviti, guanti, spray, flessibile e altro, era presente anche un jammer, uno dei più potenti che le forze dell'ordine abbiano mai seqeustrato in zona. Il jammer è un congegno che disturba le frequenze di numerosi dispositivi, tra i quali cellulari, antifurti che si servono di onde radio, telecomandi per la chiusura dell'auto, ecc. In particolare, quello trovato sul veicolo dei due nella notte tra sabato e domenica lungo la A4, all'altezza di Peschiera, era così potente da poter interferire quasi con gli apparecchi presenti nel raggio di diverse decine di metri. 
I criminali quindi sono stati fermsti per possesso di arnesi da scasso ma uno di loro aveva anche altro da nascondere: si trattava infatti di un uomo con numerosi precedenti per reati con il patrimonio, che doveva ancora scontare una pena detentiva di due anni. Lui quindi è stato trasportato nel carcere di Montorio, mentre il suo "socio" se l'è cavata con una denuncia a piede libero. 
Secondo il dirigente della Polizia Stradale Girolamo Lacquaniti, si trattava di "due individui dediti ai furti in abitazione, questo almeno è ciò che fanno pensare i loro precedenti e gli arnesi rinvenuti".