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Cronaca Sona / Piazza Roma

Terremoto Centro Italia. La terra trema ancora ma la solidarietà non si ferma

Anche stamattina nuove scosse di magnitudo superiore a 5. Ma le amministrazioni locali e le comunità veronesi non vogliono far mancare il loro contributo a cui si trova in difficoltà

La terra continua a tremare, ma la solidarietà non si ferma. Anche nella mattinata di oggi, 18 gennaio, forti scosse di terremoto sono state avvertite nel Centro Italia. Sono state tre in un'ora circa le scosse con magnitudo superiore a 5 e con epicentro tra L'Aquila e Rieti, un territorio dove alle difficoltà causate dai terremoti precedenti si erano aggiunte in questi giorni anche quelle legate alla neve e al maltempo.

Per aiutare i terremotati, i Comuni non potranno sforare il Patto di Stabilità, come aveva chiesto il sindaco di Verona Flavio Tosi, ma questo non vuole dire che le amministrazioni locali veronesi stiano ferme con le mani in mano. Valeggio sul Mincio e Sant'Ambrogio di Valpolicella, insieme agli altri Comuni veneti aderenti a "I Borghi più belli d'Italia", proprio oggi sono ad Amatrice per inviare aiuti e solidarietà. Mentre l'iniziativa della comunità di Sona in favore di Fonte del Campo, frazione di Accumoli, si allarga e coinvolgerà anche i Comuni di Castelnuovo del Garda, Sommacampagna e Povegliano Veronese.

Spiegano Luca Foroni e Alfredo Cottini, presidente e consigliere della Pro Loco di Sona: "Questa coesione territoriale rappresenta un'ulteriore opportunità per Fonte del Campo, perché amplia il panorama dei progetti concreti che si possono attuare, ma rappresenta anche una novità per quanto riguarda la rete delle relazioni e dei progetti tra Comuni ed associazioni del territorio. Mettersi assieme per fare meglio e di più: questo è uno degli effetti della solidarietà".

"L'evento triste del terremoto ha determinato in tutti noi uno scatto di solidarietà con iniziative che si sono susseguite numerose fin da subito - ha aggiunto l'assessore alle associazioni di Sona Gianmichele Bianco - Sono giunte richieste singole per dare testimonianze e tutto questo era estremamente positivo, ma altrettanto opportuno era che ciò avvenisse in modo organico. E così è stato fatto. La Pro Loco di Sona stava prendendo contatti proprio con quelle zone al fine di stabilire una relazione diretta, individuare bisogni reali e finalizzare quindi la solidarietà verso un'iniziativa ben precisa e persone ben precise. Parole d’ordine sono relazioni dirette e fatti concreti".

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