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Cronaca Zai / Strada dell'Alpo

Tenta il suicidio dopo aver tentato di uccidere la compagna, fermo convalidato

Il 41enne marocchino, quando sarà dimesso dal reparto di Psichiatria dell'ospedale di Borgo Trento, sarà accompagnato al carcere di Montorio dagli agenti che ora lo sorvegliano

Il giudice per le indagini preliminari di Verona ha convalidato il fermo del 41enne marocchino che lunedì scorso 23 gennaio ha tentato di suicidarsi due volte dopo aver strangolato la compagna. Questo significa che l'uomo, una volta dimesso dall'ospedale di Borgo Trento dove si trova ricoverato al reparto di Psichiatria, sarà accompagnato al carcere di Montorio dagli uomini della Questura che non smettono di sorvegliarlo. Mercoledì scorso 25 gennaio, il 41enne si era alzato dal letto dell'ospedale. Tanto è bastato per dimostrare il pericolo di fuga all'origine del fermo.

Delle indagini si sta occupando ora la Squadra Mobile di Verona, ma i fatti sembrano chiari. Le accuse formulate contro il 41enne sono tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. L'uomo non era nuovo a gesti violenti nei confronti della compagna, scatenati dalla gelosia. E lunedì lui pensava di aver ucciso davvero la compagna. E dopo averlo fatto ha prima cercato di uccidersi andando a sbattere in Strada dell'Alpo con lo scooter contro un mezzo pesante e poi ha provato anche a buttarsi dal cavalcavia della Tangenziale Sud. L'uomo è stato salvato le forze dell'ordine, che poi hanno rintracciato e soccorso anche la compagna. E la storia è venuta a galla.

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