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Cronaca Centro storico / Piazza delle Erbe

Tassa di soggiorno, milioni di euro per i Comuni. Uil: "Si usino per il turismo"

A Verona il gettito di questa imposta ha superato i 2 milioni di euro, ma in altre città le cifre sono superiori. Addirittura Roma incassa più di 120 milioni dai turisti

Le ultime novità sulla tassa di soggiorno, il Comune di Verona le ha approvate ad inizio di giugno. Una semplificazione del regolamento, niente di fondamentale per un'imposta che da quando è stata introdotta ha fatto felici le casse comunali. E non solo a Verona. 

Nel 2016, secondo il servizio politiche territoriali della Uil sono 650 i comuni che applicano l’imposta di soggiorno, più della metà al Nord, dato stabile rispetto al 2015 e in aumento del 14% rispetto al 2014. Per quest’anno, anche questa tassa, come le altre imposte locali, è soggetta al blocco degli aumenti decisi a livello nazionale con la Legge di Stabilità.

Nessun aumento, però non tutti i turisti pagano la stessa cifra. Ogni Comune ha fatto la sue scelte in piena autonomia, calibrando l'imposta a seconda di diversi fattori, tra cui il tipo della struttura ricettiva e il suo standard di qualità. A Verona ad esempio si può pagare da un minimo 0,5 ad un massimo di 3 auro. Meno di Roma, dove si può pagare anche 7 euro di tassa di soggiorno. E non a caso proprio la capitale è stata la città che nel 2015 ha incassato di più da questa imposta, oltre 120 milioni di euro. Un'enormità se la si paragona ai 2 milioni e poco più incassati da Verona nel 2014.

Soldi che dovrebbero avere uno scopo ben preciso e cioè essere reinvestiti dai Comuni per valorizzare il settore turistico dell'economia. Un aspetto sottolineato da Guglielmo Loy, segretario confederale Uil: "Non siamo contrari a priori a questa imposta purché essa sia propedeutica a disegnare un fisco locale più equo e soprattutto se i proventi di questa tassa siano utilizzati per creare, soprattutto in quelle località ad alto impatto turistico, quel circolo virtuoso in grado di mettere in moto l’occupazione locale attraverso investimenti nelle opere infrastrutturali turistiche. Quindi una vera e propria tassa di scopo che dovrebbe essere finalizzata al miglioramento della qualità dei servizi della città".

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