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Cronaca

Sul Garda prezzi delle case a picco

Un'indagine Tecnocasa rileva una flessione delle quotazioni del 3,9%

Le quotazioni immobiliari del lago di Garda registrano una flessione del 3,9% nel secondo semestre del 2008. Molto male la sponda bresciana con un -4,7%, più contenuto, ma sempre abbastanza grave, il ribasso per la sponda veronese, che registra un -2,9%. I dati sono stati presentati oggi da Tecnocasa, che ha svolto un’indagine sulle quotazioni immobiliari delle principali località sui laghi nazionali. Importanti le flessioni che registrano due tra i più popolati comuni del lago, Bardolino e Desenzano. Il primo -10.8%, il secondo addirittura il -13%. Gli altri comuni del veronese che registrano le più alte flessioni sono Garda  col -4,9% e Torri del Benaco, -1,6%. La diminuzione dei prezzi non coinvolge comunque le tipologie più signorili e di prestigio. “E meno male - commenta il presidente della Comunità del Garda Aventino Frau - in questo modo la ‘classe media’ potrà metter su famiglia nel lago, visti i prezzi che stanno progressivamente sempre aumentando”. “Dico ‘per fortuna’ anche per un altro motivo - continua Frau - perchè in questo modo si ridurrà la fame di costruzione che si è vista in questi anni. Siamo arrivati ad avere molta offerta non venduta e la domanda è calata. Ma già da qualche anno si poteva notare che in molti casi si trattava di speculazione e che l’operazione immobiliare in realtà era un’operazione finanziaria. Fermandosi, questo meccanismo ha lasciato molti appartamenti liberi”. Il presidente punta il dito anche verso le amministrazioni comunali: “Non sono santi nemmeno quei sindaci che hanno pensato di fare introito con gli oneri immobiliari, tipo l’Ici sulla seconda casa - conclude Frau -. Certi comuni stanno lettaralmente svendendo il territorio ai privati”.

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