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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Presidio in Piazza Bra e sciopero della fame contro i suicidi in carcere

I membri della commissione carcere della camera penale veronese si asterranno dal mangiare. Mentre l'associazione Sbarre di Zucchero ha manifestato davanti a Palazzo Barbieri per aprire un dialogo con il Comune

Scioperi della fame, manifestazioni e ispezioni a sorpresa. Iniziative diverse accomunate da un unico problema: quello delle carceri italiane ed in particolare il carcere veronese di Montorio. Nelle case circondariali, le condizioni dei detenuti sono sempre più difficili e questo ha fatto aumentare i casi di suicidio. Nei primi 45 giorni del 2024, sono stati 20 i detenuti in Italia che si sono tolti la vita. E tra il 10 novembre 2023 e il 3 febbraio 2024, ci sono stati 5 suicidi solo nel carcere di Verona.

Numeri che non accennano a migliorare e che hanno spinto la commissione carcere della camera penale veronese ad indire uno sciopero della fame. Ognuno in una diversa giornata a partire dalla prossima settimana, dalle 8 alle 22, i dieci membri della commissione si asterranno dal mangiare «al fine di alimentare la speranza in un rapido mutamento della attuale drammatica situazione delle carceri». Una denuncia che vuole focalizzare l'attenzione sulla casa circondariale di Montorio, «sovraffollata, carente di personale specializzato a fronte di un numero sempre più alto di detenuti con problemi psichiatrici o di dipendenza, all’interno della quale il numero di suicidi è in rapido aumento e ogni giorno in silenzio si susseguono decine e decine di eventi critici di auto o etero lesionismo», ha fatto sapera la camera penale. Una denuncia che, però, è anche un'appello alla collaborazione «nel ricercare e fornire soluzioni concrete per contrastare la deriva incostituzionale verso cui si sta muovendo la pena detentiva, non più riabilitante e risocializzante, ma troppo spesso, ormai, mortale», ha concluso i penalisti veronesi.

E per tenere alta l'attenzione sulla drammatica situazione penitenziaria, l'associazione Sbarre di Zucchero ha organizzato un presidio che si è tenuto ieri mattina, 17 febbraio davanti a Palazzo Barbieri, in Piazza Bra. L'associazione ha voluto aprire un dialogo di cooperazione con il Comune perché convinta che «solo mettendo assieme le varie competenze si possa trovare concretamente risposte e ristoro per i cittadini detenuti che stanno perdendo ogni forma di speranza».

guarda cucchi floridia

Una perdita di speranza testimoniata anche dalle senatrici Ilaria Cucchi e Aurora Floridia, le quali nei giorni scorsi hanno visitato il carcere di Montorio insieme alla consigliera regionale Cristina Guarda. «Durante la nostra visita siamo state informate che un detenuto in crisi psichiatrica ha distrutto la sua cella e non ha potuto avere la necessaria assistenza poiché lo psichiatra non era disponibile - hanno riferito - La direttrice ci ha raccontato delle mancanze croniche sul fronte dell’assistenza, confermata dal personale e dai tanti detenuti con i quali ci siamo confrontate. Capitolo a parte è quello che riguarda il grande consumo di psicofarmaci, la cui assunzione non sempre è controllata dagli specialisti. Ma c’è di più: abbiamo verificato forti carenze anche nel numero di educatori, attualmente solo due a fronte di 540 detenuti, con la conseguente difficoltà nel garantire la continuità di percorsi necessari all’umanizzazione di un luogo altrimenti insostenibile. Pochissime, solo alcune decine, sono le persone detenute, uomini e donne, che sono impegnate in attività lavorative, e solo 65 su 540 in attività di formazione professionale».

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