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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Riforma della scuola e diritto allo studio: la protesta degli studenti universitari

"Quest'anno ai temi da sempre centrali si aggiunge anche quello del nuovo sistema di calcolo dell'ISEE, che sta creando proprio in questi giorni un vero e proprio disastro in ambito di Diritto allo Studio Universitario"

Nella mattina di oggi, Venerdì 9 Ottobre 2015, anche "UDU-Unione degli Universitari Verona" ha partecipato al corteo indetto per la giornata della mobilitazione studentesca. La mobilitazione è stata indetta in particolare dalla Rete degli Studenti Medi, per denunciare l'approvazione di una Riforma della Scuola giudicata inadatta e al di sotto delle aspettative, priva di una previsione di finanziamenti massicci al sistema scolastico, e preoccupante su alcuni nodi come quello del "Dirigente-Manager" e dei tirocini obbligatori, in merito all'alternanza scuola-lavoro.

"Anche noi universitari e universitarie abbiamo voluto partecipare al corteo di stamattina" - afferma Maria Giovanna Sandri, coordinatrice di UDU Verona -"perché è stata una preziosa occasione attraverso la quale porre le numerose rivendicazioni che ormai da troppo tempo poniamo, senza essere ascoltati e ascoltate, all'attenzione pubblica e politica. A partire dalla necessità di massicci investimenti in ambito universitario, sia sul Diritto allo Studio sia sull'intero sistema, per arrivare finalmente ad un sistema universitario all'altezza di un Paese democratico che ha a cuore il tema dell'istruzione superiore. Quest'anno ai temi da sempre centrali si aggiunge anche quello del nuovo sistema di calcolo dell'ISEE, che sta creando proprio in questi giorni un vero e proprio disastro in ambito di Diritto allo Studio Universitario: i valori dei redditi delle famiglie sono in sensibile aumento rispetto a quelli calcolati l'anno scorso, a parità di reddito. Di fatto le nostre famiglie sembrano più ricche, pur non essendolo. A partire da quest'anno perciò molti studenti e molte studentesse pagheranno tasse universitarie sensibilmente più alte o addirittura non avranno più diritto alla Borsa di Studio, rimanendo esclusi e escluse da qualsiasi agevolazione universitaria. Ad esempio in Regione Lazio, dove le graduatorie per le Borse di Studio sono già uscite, si registrano 11 mila esclusi dall'idoneità alla Borsa, mentre l'anno scorso i non idonei erano solo 5 mila. Per la Regione Veneto dovremo attendere il 9 novembre per l'uscita delle graduatorie provvisorie, ma siamo certi che il trend sarà il medesimo."

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