Stipendi d'oro. "Il direttore generale di Solori guadagna più di Mattarella"

Il caso è riesploso lo scorso fine settimana con la denuncia del consigliere comunale del M5S di Verona Gianni Benciolini. "Il Comune non rispetta il tetto stipendiale dei dirigenti", dice Benciolini. Il caso specifico è quello del direttore generale di Solori Alessandro Tatini che percepisce uno stipendio di 240 mila euro l'anno. "Guadagna più di Mattarella", aggiunge il consigliere 5 Stelle.

Alla prima denuncia del M5S è seguita quella del candidato sindaco di Verona Pulita Michele Croce che ha parlato di "ennesimo cortocircuito a spese dei veronesi" e ha rilanciato il suo programma: "Via Consigli di amministrazione e direttori, con-direttori, vice-direttori, che verranno sostituiti da un amministratore unico - propone Croce - Cessione di aziende e partecipazioni non strategiche; via i dirigenti a nomina. Ci sono 170 milioni di euro da restituire ai veronesi e noi lo faremo".

"Il Comune dovrà alleggerirsi cedendo al privato quelle attività di mercato che quest'ultimo sa gestire meglio - continua il candidato di Verona Pulita - Noi vogliamo cedere gli enti inutili e tagliare le poltrone negli enti utili: partiremo dal 4,65% nella A4 Holding che vale almeno 40 milioni. Bisognerà cedere anche le 14 farmacie comunali, garantendo trasparenza, sicurezza per i lavoratori, massima redditività per il Comune. Gli amministratori unici delle partecipate, manager di comprovata esperienza, dovranno riferire ogni tre mesi in Consiglio comunale e avranno un tetto massimo di 120 mila euro l'anno: taglieremo così le ben 90 poltrone inutili".

E a fronte di questi attacchi il Comune di Verona ha fatto scudo attorno ad Alessandro Tatini, definendolo il miglior manager in circolazione.