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Cronaca Borgo Trento / Via Carlo Ederle

Stalking sul luogo di lavoro, arriva a puntare la pistola contro la collega: patteggiamento

Da luglio 2015, un agente della Forestale era in carcere con l'accusa di stalking e molestie su una collega. Ora è arrivato il patteggiamento e per lei potrebbe essere la fine di un incubo

Era l'11 luglio 2015 quando, dopo un anno e mezzo di richieste, telefonate ed sms, l'agente della Forestale T.B. si presenta sotto casa della collega, che perseguita da tempo, ed estrare la pistola. Lei urla e lui si allontana. In seguito a questo ennesimo episodio, la donna sporge nuovamente denuncia e alla fine lo stalker viene arrestato sulla strada Bresciana, dopo essersi rifugiato al Village di Bussolengo. Da lì le invia sms intimidatori, letti però anche dagli agenti della questura che nel frattempo avevano raggiunto la donna perseguitata. Così a luglio erano scattate le manette ai polsi dello stalker, che ha trascorso gli ultimi mesi in carcere. Ora, a novembre, L'Arena segnala che è arrivato il patteggiamento a 1 anno e 8 mesi, da scontare ai domiciliari.

Sul quotidiano, le dichiarazioni della vittima fuori dall'aula di tribunale: "Spero sia finita, perché, anche quando era in carcere, pensavo di vederlo dappertutto. Ora spero solo che lui si dimentichi di me".

Lo stalking andava avanti da tempo al punto che all'inizio del 2014, la donna avea denunciato il collega che era quindi stato trasferito dagli uffici di via Ederle a Verona alla sede di Carpi del Corpo Forestale dello Stato. Nonostante il trasferimento, l'uomo aveva continuato a tempestare di messaggi e telefonate l'ex collega, che temeva di vederlo ovunque. Un timore non del tutto infondato visto l'episodio dell'11 luglio 2015. Ora per la donna l'incubo potrebbe essere finito.

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