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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Stalking, altri due arresti per per le persecuzioni verso le donne

La Squadra Mobile invita le vittime a denunciare i casi di persecuzioni, molestie e violenze fin dai primi momenti. In manette sono finiti questa volta un uomo di 41 anni e 48 anni

Continuano a susseguirsi i casi di stalking accertati e a vestire i panni delle vittime sono quasi sempre le donne. Il dirigente della Squadra Mobile Roberto Della Rocca, nella giornata di ieri ha comunicato l'arresto di altri due stalker e ha poi invitato le persone, vittime di violenze e persecuzioni, a sporgere denuncia. I dati in possesso delle forze dell'ordine infatti, parlano di un 96 % delle donne che non denuncia le persecuzioni e le violenze subite.

IL PRIMO CASO - Un uomo di 48 anni è finito in manette per aver preso di mira un'assistente sociale del comune di Verona, reo di avergli tolto l'affidamento dei figli, ora dichiarati adottabili. Le persecuzioni verso la donna comprendevano pedinamenti, appostamenti sotto casa e minacce e già nell'agosto 2011 avevano portato il gip a condannare l'uomo agli arresti domiciliari. Ma il persecutore non si è lasciato intimidire ed ha violato un paio di volte il provvedimento restrittivo, guadagnandosi così il carcere. Scontata la pena però, ha ripreso subito le molestie nei confronti della dipendente di Palazzo Barbieri e nel frattempo, dal tribunale dei minori, è arrivato il decreto di affidamento dei figli. Nel luglio scorso poi, lo stesso 48 enne avrebbe colpito la moglie, procurandole ferite guaribili in una decina di giorni. Grazie alle indagini della Squadra mobile, la procura ha potuto emettere la richiesta di misura cautelare in carcere che è stata eseguita pochi giorni fa. I figli dell'uomo hanno anche raccontato in questura, come il padre trascurasse la loro pulizia e il loro abbigliamento. 

IL SECONDO CASO - Nell'altro caso il protagonista è stato un uomo di 41 anni divorziato e la sua vicina di casa, con la quale aveva inizialmente instaurato un rapporto di amicizia, visto che la donna dava anche ripetizioni alla figlia di 10 anni. Lo stalker aveva però frainteso le intenzioni della donna, che era già legata sentimentalmente ad un veronese. Dal 2008 al 2010 il rapporto di amicizia era comunque proseguito, fino a quando la donna non ha cercato di interromperlo dopo aver capito le reali intenzioni dell'uomo. Da quel momento il 41 enne ha iniziato ad alternare le richieste di uscire, con tanto di mazzo di fiori, a telefonate, minacce, offese ed improvvise apparizioni nei luoghi frequentati dalla donna come il posto di lavoro, palestre e parrucchiere. L'uomo è arrivato a telefonare al compagno della vicina per urlare insulti alla giovane. Tutto ciò ha portato la donna ad uno stato di esasperazione che si è concluso a marzo con la denuncia effettuata e poi integrata da un'altra poco tempo dopo. A novembre l'ultimo atto, quando l'uomo ha tentato di bloccare la vittima per strada che però riesce a fuggire. Per procura e polizia è più che sufficiente per far scattare le manette. 

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