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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Sparatoria Macerata, il consigliere comunale Andrea Bacciga: "Il criminale è lo Stato"

"Esiste un criminale! Ed è lo stato italiano. - ha scritto Bacciga - Uno stato (di sinistra) che abbandona i suoi figli, che non li protegge, e pertanto non merita la 'S' maiuscola"

I fatti sono purtroppo noti: nella mattinata di sabato 3 febbraio un uomo di 28 anni ha percorso le vie della sua città a bordo di un'auto, armato di pistola ed ha aperto il fuoco contro alcune persone. Tra le tante che avrebbe potuto colpire, la scelta è ricaduta su quelle che, a causa del colore della loro pelle, non sarebbero degne di vivere, specialmente in Italia. Il suo nome è Luca Traini e al momento dell'arresto dopo essersi avvolto in una bandiera tricolore ha dichiarato: «L'Italia agli italiani, ho fatto quello che dovevo». 

Il 28enne, il quale nel 2017 era stato candidato consilgiere comunale tra le fila della Lega Nord e da sempre vicino anche agli ambienti dell'estrema destra (sulla sua tempia destra ha tatuata una simil svastica), si trova ora nel carcere di Montacuto. Si tratta dello stesso penitenziario dove è rinchiuso Innocent Oseghale, il 29enne nigeriano accusato dell'efferato omicidio di Pamela Mastropietro. Quest'ultima era una 18enne il cui cadavere, fatto a pezzi, è stato ritrovato nelle campagne di Pollenza sempre in provincia di Macerata. Luca Traini, nelle ore seguite al suo arresto, avrebbe raccontato ai carabinieri di essere tornato a casa a prendere la pistola subito dopo aver sentito alla radio la notizia della ragazza uccisa.

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Luca Traini - foto Ansa

Dinanzi a due fatti del genere, occorrerebbe molto senso di responsabilità, bisognerebbe calibrare le parole, soprattutto se si ricoprono ruoli istituzionali. Le condanne dal mondo politico nei confronti del gesto scellerato di Luca Traini sono giunte pressoché unanimi, con alcuni distinguo, in taluni casi piuttosto rilevanti. Salvini, ad esempio, ha puntato il dito contro «l'immigrazione fuori controllo che genera scontro sociale», non senza aver prima precisato che «chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle».

Di tenore del tutto differente e ben più pesanti sono invece state le dichiarazioni del consigliere comunale della maggioranza (eletto tra le fila di Battiti per Verona) Andrea Bacciga, il quale in un post su Facebook corredato da una fotografia che ritrae Luca Traini avvolto nella bandiera tricolore italiana ha scritto:  

«Esiste un criminale! Ed è lo stato italiano. Uno stato (di sinistra) che abbandona i suoi figli, che non li protegge, e pertanto non merita la "S" maiuscola.

È uno stato canaglia, che non sa punire gli atti criminali, disumani, come quello di una ragazza uccisa e tagliata a pezzi, da chi nemmeno doveva essere qui. Uno stato che purtroppo sa solo istigare alla violenza».

Ad ogni buon conto, ad istigare alla violenza sono proprio le parole di chi dimentica che lo Stato è rappresentato anche da quei carabinieri che, a loro rischio e pericolo, hanno fermato Luca Traini, l'unico vero criminale di tutta questa vicenda, insieme eventualmente al responsabile dell'uccisione di Pamela Mastropietro, qualora un Tribunale emetta legittimamente nei suoi confronti una sentenza di condanna. 

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L'arresto da parte dei carabinieri dell'autore della sparatoria di Macerata

L'atteggiamento "giustificazionista" nei confronti di Luca Traini che imperversa sui social negli ambienti dell'estrema destra in queste ore, nel momento in cui viene incarnato da un soggetto istituzionale rischia di essere molto pericoloso, poiché tende a sconfessare l'operato stesso delle forze dell'ordine e a delegittimare lo Stato di ogni autorità. Non è un caso che le parole del consigliere comunale veronese, assomiglino molto a quelle «fuori dal sistema» diffuse dal coordinatore di Forza Nuova Nord Italia Luca Castellini:

«Il Popolo vive nel terrore in ogni nostra città - ha scritto Castellini in una nota - e lo Stato pensa solo a reprimere i Patrioti e a difendere gli interessi legati al business dell’immigrazione. Già mi immagino le condanne dei vari antifascisti più o meno prezzolati e di chi serve la causa della sostituzione etnica, come già sento lo sdegno dei palazzi e dei salotti tv.

Io invece ho nelle orecchie il pianto straziato della famiglia di Pamela e il grido di rabbia di un'Italia che vuole reagire, consapevole che quello sperato cambiamento di rotta riguardo le politiche migratorie dei futuri governi di centro-destra-sinistra o pentastellati che siano, non solo non sia auspicabile ma che sia naturalmente e politicamente impossibile.

Per questo esiste ancora Forza Nuova. Per questo esiste Italia Agli Italiani. Per questo esiste ancora chi combatte fuori dal sistema. Per questo esiste chi non abbandonerà Luca».

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