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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Borgo Roma / Via Scuderlando

Offerte dilapidate dal sacerdote alle slot machine, l'accusa dei parrocchiani

Si tratterebbe di un caso di "ludopatia" che coinvolgerebbe un prete a lungo attivo a Verona

Quando a "smarrirsi", invece che una pecorella del gregge, è lo stesso pastore, il rischio che attorno a lui si scateni un vero putiferio è abbastanza elevato. La vicenda che vede coinvolto un sacerdote a lungo in attività a Verona ha dell'incredibile, ma è anche una storia che sotto il profilo umano non può non colpire per la sua drammaticità.

I numeri di questa vicessitudine, riferita dal quotidiano L'Arena, parlano piuttosto chiaro: dal 2014 fino allo scorso anno, parecchie migliaia di euro (chi lo accusa oggi parla di centinaia di migliaia di euro), provenienti dalle classiche offerte dei fedeli, ma anche da raccolte fondi per iniziative extra, sarebbero stati dilapidati da un prete attivo in una parrocchia cittadina, la cui carriera fino ad allora era stata irreprensibile. In che modo? I soldi, in toto o in parte, sarebbero stati spesi dal parroco al gioco, in particolare alle slot machine.

Si parla spesso di "ludopatia" in casi simili, ed è per questo che all'arrabbiatura, più che comprensibile, da parte dei fedeli che si son sentiti traditi, dovrebbe anche subentrare almeno un pizzico di comprensione. Ma si sa, non è certo cosa semplice. Così, innanzitutto, oggi sono in molti a pensare che la Curia dovrebbe provvedere a restituire loro il denaro così mal speso. Nel frattempo, il sacerdote dopo un primo trasferimento presso un centro diocesano locale, avvenuto poco più di un anno fa, ora si troverebbe fuori provincia, pare, impegnato proprio a cercare di risolvere la sua dipendenza dal gioco.

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