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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Soave / Via San Lorenzo

Energie rinnovabili e architettura ecosostenibile. A Soave sorge la prima casa bioclimatica

Un'abitazione perfettamente integrata al paesaggio e che non comporti alcuna spesa di gestione: è questo l'originale progetto che sta per essere realizzato nella città di Soave dall'Architetto Federico Cappellina

Abitare in una casa che non inquini, sia in grado di autoalimentarsi e di non impattare negativamente sull’ambiente circostante, da oggi non può più essere considerato un semplice sogno avveniristico. Nella storica città medievale di Soave nasce, infatti, in via Ferrighi, la prima abitazione bioclimatica, perfettamente compatibile con il paesaggio, ad opera dell’Architetto di San Bonifacio Federico Cappellina.

La struttura complessiva, composta in prevalenza da cubi e parallelepipedi che consentano un’ottimizzazione delle funzioni e delle prestazioni ecosostenibili dell’edificio, non manca di destare qualche perplessità, soprattutto dal punto di vista del puro gusto estetico. Ma la secca risposta a ogni scetticismo in materia, è affidata allo stesso Cappellina che, come riporta il quotidiano l’Arena, afferma senza troppi giri di parole: “Una casa così presuppone una radicale scelta di campo: o si ama, o si odia, ma è anche un inno all'egoismo perché la sua è un'estetica funzionale proiettata su chi ci abiterà, non sul gusto altrui”. Caratterizzata dalla presenza di ampie vetrate che si affacciano sul verde e la natura circostante, questa casa “scatolone”, come anche è stata ribattezzata, a qualcuno potrà magari non piacere, ma come già rilevato, non per soddisfare il palato degli altri è stata progettata, e soprattutto qualcosa di davvero innovativo lo offre davvero. Chi non apprezzerebbe, infatti, di poter evitare le spesso salate bollette che, alla fine del mese, è necessario pagare per poter riscaldare e illuminare la propria abitazione? Ebbene la casa in questione, grazie a un sofisticato sistema di accumulo e riconversione dell’energia solare, consente di immagazzinare la luce del sole in estate perché possa essere trasformata in calore durante il periodo invernale, abbattendo in questo modo drasticamente i costi che affliggono la normale economia domestica.

Certo c’è da considerare l’inevitabile aumento del prezzo di partenza. Per potersi permettere una casa bioclimatica, capace di autoalimentarsi e soddisfare tutte le esigenze di chi la abita, è necessario preventivare una maggiorazione di circa l’8 o 10 per cento rispetto al costo di un’abitazione tradizionale. Un sovrapprezzo che però, sempre stando alle parole dell’architetto Cappellina riportate dall’Arena, dovrebbe facilmente essere ripagato nel tempo, proprio dall’abbattimento radicale dei costi di gestione.

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