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Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Allarme inquinamento: tra ipotesi blocco del traffico e accuse il dato peggiore è a Verona

In tutta la regione Veneto il livello più alto di concentrazione di PM10 nell'aria è stato registrato nel capoluogo scaligero

Sono quasi dieci giorni che i livelli di PM10 non scendono al di sotto del limite massimo fissato per la salute umana. Il peggior dato in Veneto è stato registrato proprio nella città di Verona: 111µg/m3. «Regione Veneto e Comune di Verona non hanno uno straccio di piano per ridurre l’inquinamento da smog», afferma il deputato veronese Pd Diego Zardini, membro della commissione Ambiente della Camera, commentando così il rapporto di Legambiente sullo stato dell’aria nelle città italiane. «Solo a Verona e provincia sono stati finora 41 i giorni in cui sono stati sforati i limiti consentiti per le PM10 - ricorda sempre l'On. Zardini - Il limite massimo ammesso è di 35 giorni e dobbiamo ancora affrontare l’intero autunno che, con l’accensione dei riscaldamenti, non potrà che peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo».

Le critiche di Giorgio Pasetto presidente "Area Liberal"

Anche l’ex consigliere comunale Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal, attacca l’Assessore all’ambiente del comune di Verona. «L'inquinamento a Verona ha raggiunto livelli insostenibili. - spiega Pasetto - Secondo l’OMS inoltre in Italia quasi 90.000 decessi sono riconducibili a problemi legati all’inquinamento dell’aria. Un dato tragico. La salute è e deve rimanere una priorità assoluta. Non è una battaglia ideologica, ma una presa di coscienza che va costruita con i dati dati. L’Amministrazione inviti quindi i cittadini a lasciare a casa l’auto e sperimentare mezzi alternativi».

«Noi non possiamo che invitare chi può a usare la bicicletta, almeno per gli spostamenti brevi, o andare a piedi e usare i mezzi pubblici. Ci aspettiamo dall'Amministrazione un’informazione corretta e completa ai suoi cittadini: raccontare il problema e spiegare le possibili soluzioni e alternative. Se non vedremo riscontri, - conclude quindi Pasetto - come Area Liberal attueremo una protesta silenziosa: resteremo fermi per un'ora davanti a Palazzo Barbieri indossando una mascherina antismog per chiedere interventi seri e strutturali al problema».

Emergenza smog: "La Regione abbandona i sindaci"

Sull'emergenza inquinamento il deputato del Pd Zardini ha voluto inoltre sottolineare le responsabilità dirette anche della giunta regionale in Veneto: «È fondamentale il ruolo delle Regioni e dei Comuni nel predisporre piani e misure e nuovi fondi da destinare a progetti innovativi per il rilancio dei centri urbani partendo dal settore della mobilità. Purtroppo continuiamo a verificare il totale disinteresse per la salute pubblica della giunta regionale del Veneto e di molti amministratori».

È molto critico dunque il giudizio dell'On. Zardini nei confronti della Regione che, alla luce del piano antismog firmato dal Ministero dell'Ambiente, avrebbe dovuto approvare la delibera stagionale di misure antinquinamento, cosa che, secondo Zardini, in pratica non è però avvenuta: «La Regione che nel novembre 2016 aveva emesso delle linee guida al raggiungimento di determinati livelli di criticità valido fino a Marzo 2017, non avendo provveduto al suo rinnovo ha di fatto lasciato i propri sindaci orfani di indicazioni. Si è preoccupata solamente di ratificare il Protocollo con il Ministero dell'Ambiente prevedendo tra l'altro limitazioni solo nei comuni sopra i 30000 abitanti e a partire da ottobre 2018. Quali sono le intenzioni dei nostri amministratori? - si chiede in conclusione Zardini - Quanto ancora dovranno sopportare i cittadini affinché chi di dovere si interessi al loro benessere e alla loro salute?».

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