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Parte da Amia lo smaltimento dei vecchi cellulari e il riutilizzo per i poveri

L'azienda veronese di igiene pubblica presenta il progetto "Smart cell" per sensibilizzare i cittadini a gettare i telefoni negli appositi contenitori sparsi per la città: si cercano volontari per un nuovo team di sviluppo

Parte da Amia e l'università di Verona la nuova iniziativa "Smart Cell" per lo smaltimento e il riutilizzo dei vecchi cellulari. Muovendo da tali presupposti i telefonini non più utilizzati saranno inviati ad una società inglese che si occuperà della loro riparazione e dello smaltimento. I telefoni funzionanti poi saranno rivenduti a basso costo a persone in Paesi con scarse risorse economiche.
Smart Cell mira in particolar modo allo sviluppo di alcune delle competenze descritte dalla Raccomandazione della Commissione Europea, in particolare sia le competenze sociali e civiche sia lo spirito di iniziativa e imprenditorialità. Inoltre si vuole porre l’accento sulla corsa al nuovo prodotto tecnologico, che comporta sprechi e disinteresse per gli oggetti posseduti, i quali diventavo facilmente sostituibili con le novità del mercato. Da un punto di vista ambientale ciò determina una grande quantità di rifiuti elettronici, inquinamento e difficoltà nello smaltimento.

Smart Cell si avvale soprattutto della collaborazione e del supporto di Amia che ha già predisposto i contenitori per la raccolta dei cellulari. In questa prima fase si cercano giovani volontari disposti a collaborare all’implementazione del progetto Smart Cell.  Potranno entrare a far parte della squadra, promuovendo e ideando iniziative originali per promuovere il progetto. I coordinatori  del progetto sono professionisti e ricercatori di ambito pedagogico ed educativo interculturale all’interno dell’associazione Poiesis. Il gruppo di giovani responsabili sarà costituiti da dieci volontari di diverse fasce d’età, indirizzi scolastici, cultura, provenienze sociali, abilità psicofisiche, ecc.

GLI OBBIETTIVI - L’obiettivo finale è quello di creare un gruppo eterogeneo di ragazzi che avrà il compito di: coinvolgere altre persone quali esecutori del progetto, come ragazzi italiani, stranieri, portatori di disabilità, studenti, neolaureati; promuovere le capacità di operare in maniera sinergica e cooperativa in un’équipe aperta al dialogo, all’interazione e al confronto; promuovere e attuare il progetto in sedi pubbliche e private; sviluppare azioni concrete come la scelta dei luoghi di raccolta, svolgimento di colloqui con il personale adibito nei siti scelti, rimuovere periodicamente i cellulari dai loro contenitori occupandosi della loro successiva spedizione; partecipare a briefing iniziali, verifiche in itinere e al momento conclusivo.

L'APPELLO - Affinché Smart Cell abbia successo sarà indispensabile lavorare in team ed individuare i punti (aziende, scuole, parrocchie, supermercati, farmacie, municipio, medico di base, ecc.) dove posizionare i contenitori per raccogliere i cellulari ed effettuare colloqui conoscitivi con il personale dei punti predisposti. In questa prima fase si invitano quindi anche le associazioni e aziende pubbliche e private all’adesione al progetto.

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