Dopo l'ultima aggressione avvenuta ai danni di sette agenti della polizia penitenziaria all'interno del carcere di Montorio è stato promosso un incontro tra i sindacati di categoria e la camera penale di Verona. Un incontro che nasce con l'intento di approfondire le cause delle aggressioni che gli agenti subiscono quasi quotidianamente nelle carceri italiane.

Noi - ha commentato Aldo Di Giacomo, segretario generale di Spp, sindacato polizia penitenziaria - abbiamo ripetutamente denunciato, senza risposte, al ministro di grazia e giustizia la situazione non più tollerabile del sistema penitenziario italiano con il personale che è costretto a lavorare sotto il rischio quotidiano di aggressioni, oltre che di minacce e offese. Minacce che sono diventate sempre più gravi e ripetute. Il carcere di Verona registra una cinquantina di detenuti in più e oltre 50 agenti in meno rispetto alle previsioni e rispecchia la situazione generale degli istituti di pena nel nostro paese.