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Cronaca Valverde / Via Salvo D'Acquisto

Omicidio Mirabile, dal carcere l'accusato si difende: "È stato un incidente"

Il fratello della vittima, accusato di omicidio preterintenzionale, ha risposto alle domande del gip e ha dichiarato che la sera della morte della sorella era ubriaco e che non aveva intenzione di colpirla

Dallo scorso 23 ottobre è in carcere a Montorio Salvatore Mirabile, l'uomo di 43 anni accusato di omicidio preterintenzionale. Sarebbe stato lui, secondo gli investigatori, ha causare la morte della sorella, Corradina Mirabile, il 19 ottobre 2015.

Dopo l'arresto, i carabinieri hanno ricostruito le indagini che hanno portato all'arresto del presunto colpevole. Indagini che non sono state facili perché l'omicidio era avvenuto all'interno di una comunità nomade, nota come "Camminanti di Noto". I militari hanno dovuto aggirare il muro di omertà che da subito è stato alzato da parte di tutti gli appartenenti a quella comunità, che il 19 ottobre 2015 si trovava nella zona industriale di San Bonifacio per festeggiare e che poi avrebbe preso la via per tornare in Sicilia a novembre. Altro ostacolo per gli investigatori è stata la lingua usata dai camminanti di Noto, un'idioma di difficile comprensione anche per gli stessi conterranei non appartenenti a quella comunità. Nonostante queste difficoltà, i carabinieri sono sicuri che a sferrare il colpo che ha ucciso Corradina Mirabile sia stato il fratello. Durante la festa, infatti, a causa della musica troppo alta di uno stereo e dell'eccesso di alcol bevuto sarebbe scoppiata una lite familiare. Corradina, molto probabilmente, è intervenuta per sedare la lite, rimediando purtroppo un colpo di coltello alla gamba. La lama le ha reciso l'arteria femorale e la donna non ha avuto scampo: è morta dissanguata nel giro di poco tempo.

Salvatore Mirabile, però, dal carcere si è difeso e lo ha fatto anche rispondendo alle domande del giudice per le indagini preliminari Raffaele Ferraro. Come riportato anche da TgVerona, l'accusato ha dichiarato che la sera della morte della sorella lui era ubriaco e che aveva in mano il coltello solo perché prima aveva disarmato un parente che aveva minacciato il figlio. Lui non aveva intenzione di colpire Corradina, ma si sarebbe trattato di un triste incidente.

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