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Cronaca

Sfidano le acque dell'Alpone e salvano un pensionato

L'uomo, in balia del fiume, stato recuperato dai carabinieri di San Bonifacio

Momenti di grande tensione quelli vissuti la mattina del 17 gennaio scorso a San Bonifacio, in località “Vajont” sul lungargine del fiume Alpone. La telefonata di un passante, giunta sul “112” alle 09.50 circa, segnalava la presenza nelle acque del fiume Alpone, il principale responsabile dell’alluvione dello scorso novembre, di un anziano che, stremato dal freddo e dalla forza della corrente, annaspava aggrappato ad alcuni arbusti a pochi metri dalla riva.

Immediatamente una pattuglia della radiomobile di San Bonifacio, con tre militari a bordo, si è diretta a sirene spiegate sul posto. Raggiunto il lungargine, i carabinieri, intuita prontamente la gravità della situazione e la necessità di dover agire senza perdere tempo, hanno assicurato una lunga corda ad un albero e, reggendosi alla stessa, si sono calati nelle acque gelide dell’Alpone per recuperare il pensionato 81enne.

Immersi in circa un metro e 20 di acqua, i militari sono riusciti, con gran fatica, a trarre in salvo l’uomo trasportandolo sino sull’argine sovrastante. E' toccato poi al personale del 118, nel frattempo allertato, prendere in consegna l'anziano per le prime cure del caso e per poi trasportarlo al vicino ospedale. L’81enne è stato ricoverato in rianimazione per “ipotermia estrema” e per alcune lesioni da taglio che si era in precedenza auto-inferto con un coltello all’altezza del polso destro nel tentativo di farla finita. L’intervento risolutivo dei militari ha permesso di salvare lo sventurato da morte certa, perché l’estesa ipotermia in cui versava non gli avrebbe lasciato ulteriore scampo.

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